Yahoo nel mirino di America Online

Secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal ci sarebbe un serio interesse da parte di America Online (Aol) verso Yahoo!

Nello specifico, Aol avrebbe ingaggiato dei consulenti finanziari per vagliare diverse opzioni strategiche, compresa una collaborazione con Yahoo.

La notizia, apparsa sull’edizione di domenica del celebre quotidiano d’affari Usa sarebbe stata confermata ieri da fonti vicine alla società virginiana.

Per i consulenti le due aziende potrebbero combinare le rispettive attività, anche superando le enormi complessità legate ad un’operazione simile tra colossi che detengono partecipazioni in tutto il mondo.

Una delle opzioni al vaglio di Aol prevedrebbe, appunto, la fusione tra le attività web di Aol e Yahoo e uno scorporo delle attività asiatiche di quest’ultima per poter offrire un dividendo agli azionisti.

Tra le tante partecipazioni asiatiche il focus ricadrebbe sulla cinese Alibaba (partecipata al 40%) e la nipponica Yahoo Japan (30% circa), ma i ricavi pubblicitari sempre più striminziti che stanno entrando nelle casse della società comporterebbero una vendita di queste quote “al ribasso”.

Altra significativa opzione riguarderebbe il coinvolgimento di una società di private equity che acquisisca una quota nell’operazione congiunta così da retrocedere dividendi agli azionisti di Yahoo.

La scorsa settimana Aol, con i suoi 23 milioni di utenti attualmente il più grande internet service provider del mondo, ha diramato i risultati trimestrali da cui si evince un crollo del fatturato del 26%: causa principale le mancate entrate pubblicitarie.

Il suo AD, Tim Armstrong, nel tentativo di dare un nuovo volto all’azienda, sta cercando di trasformarla in una società leader nel settore media e intrattenimento.

Yahoo, che capitalizza 21,8 miliardi di dollari, langue, invece, in termini di ricavi: la concorrenza di Google come motore di ricerca e di Facebook come social network le sta sottraendo grandi quote di mercato pubblicitario, senza menzionare i manager storici che queste società le hanno portato via.

Armstrong ha dichiarato di recente che una collaborazione tra le due società potrebbe beneficiare ad entrambe, dal momento che sono attive nello stesso settore, ma diverse banche d’investimenti Usa operative nel settore media hanno subito smorzato ogni entusiasmo legato ad un possibile accordo di questo tipo.

Agli investitori, però, l’idea sembra non dispiacere, vista l’impennata del titolo Yahoo! ieri pomeriggio a Wall Street.

Marco Notari