Yara Gambirasio, dopo 9 anni parla la moglie di Bossetti: “Vorrei solo…”

Mentre arriva la svolta nel caso riguardante soprattutto la decisione del gip di condannare la pm Letizia Ruggeri, arrivano a distanza di 9 anni i commenti della moglie di Bossetti

Un caso che non ha mai finito di far discutere quello riguardante l’omicidio di Yara Gambirasio, la ragazza 13enne ritrovata senza vita il 26 febbraio 2011 a tre mesi dalla sua scomparsa.

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Il caso ebbe una enorme risonanza mediatica non solo per l’efferatezza del caso ma anche per la rilevanza dell’indagine, che coinvolse gran parte della popolazione locale per un ammontare complessivo di ben 25.700 test del DNA.

Ed è proprio attorno ai test condotti che si è riaperto il dibattito sul caso, che vede oggi indagata la pm Letizia Ruggeri con l’accusa di depistaggio.

Quest’ultima prese l’iniziativa di trasferire, nel dicembre del 2019, i campioni del DNA dall’Istituto San Raffaele di Milano al Tribunale di Bergamo.

In quel passaggio secondo Bossetti, che sporse denuncia per l’accaduto, i reperti non sarebbero stati accuratamente conservati, chiamando dunque in causa la Ruggeri.

E intanto, mentre si riapre la querelle giudiziaria, arrivano a distanza di 9 anni dall’accaduto le parole della moglie di Bossetti, Marita Comi, che ha parlato per mezzo del fratello.

Caso Gambirasio, le parole della moglie di Bossetti 9 anni dopo l’accaduto

Sono passati 9 anni dal giorno dell’arresto di Massimo Bossetti, il muratore di Mapello il cui DNA trovò riscontro con quello presente sugli indumenti intimi della ragazza, ma sua moglie Marita Comi continua ancora a sostenere la sua innocenza.

E ora a tradurre i suoi pensieri dopo tutto questo tempo è il fratello Agostino in un’intervista a Il Giorno.

“Mia sorella cerca di tirare avanti, la vita continua”, afferma l’uomo durante l’intervista, per poi aggiungere: “Dopo nove anni sa che la sua esistenza non tornerà più normale, quel fatto ha cambiato tutto”.

Secondo Agostino Comi, la sorella vorrebbe tornare dunque a una vita normale, anche se lei stessa sa bene che non potrà essere così.

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E i figli avuti da Bossetti, intanto, sono cresciuti e hanno intrapreso la loro strada.

Ma già all’epoca dei fatti Marita sostenne l’innocenza del marito, pur a costo di subire quello che poi tutt’oggi sta accadendo.

All’epoca a riguardo disse: “Lo avrei lasciato se fosse colpevole”.

Indagata la pm del caso Gambirasio, gli avvocati di Bossetti: “Depistaggio”

Come anticipato, i legali di Bossetti Claudio Salvagni e Paolo Camporini non si sono arresi alla condanna all’ergastolo avvenuta nel 2018, e stanno tentando di giungere alla revisione del processo.

E lo fanno partendo dalla conservazione dei 54 campioni di DNA che, a detta dei legali, non sarebbe stato accuratamente conservato durante il trasporto con le temperature sotto lo zero richieste in questi casi.

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Sulla scorta della denuncia del condannato, il gip di Venezia Alberto Scaramuzza ha trasmesso gli atti alla procura per iscriverla nel registro degli indagati con l’accusa di frode processuale e depistaggio.

Ciò, ad ogni modo, non significa assolutamente che il processo contro Bossetti verrà riaperto, salvo la possibilità di dimostrare concretamente l’iniquità del processo e gli errori commessi durante la fase probatoria.

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