L’Inter inizia a mettere a fuoco l’obiettivo Mondiale per club. Il club nerazzurro infatti, nella giornata odierna è stato impegnato nel Media Day ufficiale organizzato dalla Fifa per l’evento, in programma ad Abu Dhabi dall’8 al 18 dicembre prossimi.
Per l’occasione, oltre al tecnico Rafa Benitez ed al capitano Javier Zanetti, a fare gli onori di casa alla Pinetina era presente anche il presidente Massimo Moratti.
“Per me è questa una competizione particolare, anche perché l’Inter è stata la prima squadra a portare in Italia il primo e il secondo di questi trofei” ha dichiarato il numero uno nerazzurro, legato al ricordo piacevole delle due Intercontinentali conquistate dal padre Angelo: “E’ una competizione che mi ricorda qualcosa che ho vissuto da ragazzo, con tanta gioia, ma anche tante sofferenza, perché c’è sempre da lottare. Allora si giocava una partita di andata e ritorno, ma una volta finimmo allo spareggio a Madrid: è il ricordo più bello. Ora è cambiata la formula, è diventato un impegno molto più mediatico, ma speriamo di aggiungere il terzo“.
In un momento importante per il club, il pensiero di Moratti è andato a Giacinto Facchetti e Peppino Prisco, due grandi personaggi che hanno fatto la storia dell’Inter: “Dispiace non averli al fianco in questo momento. Persone che hanno dato molto sia sul piano emotivo che di lavoro. Facchetti meritava di esserci anche come dirigente“.
Una battuta anche sugli ex Mourinho e Ibrahimovic: “Mourinho ha partecipato alla conquista di questo torneo: lo ringrazio come ringrazio Benitez per aver portato questa squadra in buona forma a questo appuntamento nonostante le difficoltà. Ibra? Direi che ha sbagliato anno per andar via”.
Chiusura con il calciomercato. La squadra potrebbe avere bisogno di rinforzi per gennaio: “Resto dell’idea che questa sia già una grande squadra – il commento di Moratti – ma vedremo che cosa si può fare a gennaio. Sentirò l’allenatore e decideremo insieme. Ma non sarà un tappare buchi che peraltro non vediamo, ma mettere nuovi tasselli in un progetto per il futuro”.
Francesco Mancuso