Questa sera, alle ore 23:15, Rete 4 trasmetterà il film, del 1997, “Lolita”. La pellicola è, al contempo, trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Vladimir Nabokov e remake della “Lolita” di Stanley Kubrick (1962). Il lungometraggio è diretto da Adrian Lyne (“Flashdance”, “9 settimane e 1/2”) ed è interpretato da Jeremy Irons, Melanie Griffith e Dominique Swain. Durata: 133 minuti.
Humbert è un intellettuale meditativo e dedito alla scrittura. Quando va a convivere con la sua fidanzata, Charlotte, conosce la figlia adolescente di lei, Lolita. La ragazza è bella ma soprattutto ha degli atteggiamenti fortementi seduttivi. Tra i due nasce un tacito gioco di provocazioni che Humbert cerca debolmente di contenere. A seguito della rocambolesca morte di Charlotte, i due partono per un lungo viaggio che trascinerà la coppia in un vortice di euforia e turbamenti, angosce e gioie, momenti di estrema dolcezza ed episodi isterici…
Il regista decide di ricalcare l’avventura cine-letteraria di Kubrick proponendo il remake del suo lavoro del 1962. Ma il lungometraggio di Lyne, che pure ci ha lasciato prodotti indimenticabili tra cui spicca il sempre attualissimo “9 settimane e 1/2“, decide di seguire una linea diversa dall’originale. Egli ci propone, infatti, un film lievemente erotico, lascivo, decorativo di una patinata eleganza. Quello che non riesce proprio a rispettare del romanzo di Nabokov è la latente ironia che lo pervade. E mancano, così, sia il ritratto a volte impietoso e a tratti grottesco del personaggio di Charlotte sia quella dimensione umoristica che dona alla storia ancora più passione. Anche la pellicola kubrickiana aveva dei tratti di originalità rispetto al romanzo che consistevano in una sorta di attenzione poetica al paesaggio nei suoi toni malinconici e quindi al tema del viaggio. Argomento ripreso solo scolasticamente da Lyne. Insomma: ci si aspettava un pò più di attenzione al dettaglio.
Valentina Carapella
