Bce, tassi invariati all’1%

La Banca centrale europea ha lasciato invariato all’1% il tasso di riferimento principale in Eurolandia.

Oggi il Consiglio direttivo ha diramato la decisione, confermando così quanto in realtà era largamente previsto dal mercato.

Restano immutati anche il tasso marginale, all’1,75%, e quello sui depositi, allo 0,25%.

“È necessario riportare la fiducia nelle finanze pubbliche dell’Eurozona, perché c’è preoccupazione sulla sostenibilità in alcuni casi”, ha dichiarato il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, nella conferenza stampa seguita alla riunione odierna del Consiglio.

Trichet ha ricordato i timori su “alcuni bilanci pubblici e sulla capacità di alcuni paesi di contrastare le pressioni dei mercati con possibili ripercussioni sull’Eurozona”, e ‘stuzzicato’ sull’andamento degli spread dei titoli di stato italiani e spagnoli, oggetto di recentissimi attacchi speculativi, ha schivato la ricerca di dichiarazioni ‘pericolose’ affermando che la sua resta “un’osservazione generale”.

La curiosità maggiore dei governatori delle banche centrali oggi, in realtà, riguardava la volontà delle istituzioni centrali di sostenere i Governi europei alle prese con i problemi di eurodebito.

Ed anche tale “esigenza” è stata soddisfatta, visto che il presidente ha confermato la continuazione del piano di acquisto di titoli di Stato europei addirittura “raddoppiando” una serie di aste a tasso fisso e liquidità illimitata per i primi mesi del 2011.

Per quanto riguarda l’Irlanda, Trichet ha detto che il piano adottato “contribuirà ad un ritorno della fiducia e alla stabilità finanziaria nella zona euro”.

Il Consiglio direttivo della banca europea “è soddisfatto dalle decisioni prese dal governo irlandese. Il programma – ha continuato – comprende le misure necessarie per stabilizzare e contribuire ad un miglioramento dell’economia di Dublino”.

Oggi, inoltre, sono state riviste al rialzo le previsioni per la crescita dell’area euro: nel 2010 la crescita media attesa è stimata dell’1,7%, contro il +1,6% indicato a settembre. Per il 2011 fra 0,7% e 2,1%, contro l’ 1,4% medio, e per il 2012 fra 0,6% e 2,8%.

Marco Notari