E’ un Fernando Alonso sereno quello intervistato dalla radio spagnola Onda Cero. Tranquillo ed ormai lontano dal quello cupo e silenzioso post-Abu Dhabi. La sconfitta e la perdita del titolo all’ultima gara avevano segnato profondamente il suo animo. Una lunga rincorsa irta di difficoltà, il sogno quasi accarezzato e poi perso, tutto in un attimo, in pochi minuti. Un colpo davvero duro per chiunque, sopratutto per lui che vi aveva creduto sino alla fine, senza mai perdere fiducia nella squadra ed ottimismo. Il tempo però passa, e i pensieri pian piano si fanno più ludici e meno impulsivi. Ed è per quello che alla domanda sul suo futuro il pilota spagnolo non a dubbi: “La mia intenzione è quella di continuare a correre parecchio, dieci anni. E conto di ritirarmi in Ferrari“.
L’approdo a Maranello è stato dunque positivo nonostante tutto. Il perfetto modo per iniziare la seconda parte della sua carriera dopo due anni difficili in Renault. Alonso si sente parte integrante del box, e spera con tutto il cuore di terminare la carriera sotto il simbolo del cavallino: “Alla Ferrari sto da re e spero davvero di poter finire qui la mia carriera. L’ambiente, la professionalità, il modo i lavorare. E’ tutto perfetto. Quello che sostengo è che dobbiamo restare uniti e avere una vettura competitiva.” L’obbiettivo è già prefissato. Tenere vivo questo spirito di unità che caratterizza la scuderia, presentandosi però con una vettura veloce, la più veloce del lotto. Un obbiettivo non facile, ma gli uomini in rosso sono certi di raggiungerlo.
Riguardo al passato in Mclaren, Fernando è categorico: ” Tornare alla McLaren? Nemmeno per idea“. Mentre quando si accenna ad un ritorno di Briatore la reazione è decisamente più positiva. Sul delicato discorso dell’ultima gp invece, il pilota non condanna la strategia della Ferrari: “La strategia era sbagliata? Col senno di poi è facile dirlo. E non credo neppure che la Red Bull abbia voluto tenderci una trappola usando Webber come esca. Ma se devo fare un bilancio della mia annata non può che essere positivo. Ho recuperato le belle sensazioni che negli ultimi due anni avevo perso.” Un primo anno in rosso quindi da ricordare, sottolinenado ancoea una volta che: ” La Red Bull ha meritato di vincere il Mondiale piloti e quello costruttori.”
Capitolo chiuso dunque. Questo campionato oramai non ha più niente da dire e bisogna quindi concentrare anima e cuore in vista delle prossime sfide. Alonso e la Ferrari cercheranno quel successo sfuggito proprio all’ultimo, continuando a fare sognare tutti quei tifosi che aspettano già con ansia il ritorno del rombo dei motori.
Riccardo Cangini