Sampdoria-PSV 1-2: Palombo invoca il mercato, Di Carlo l’incisività

Sconfitta pesante per la Sampdoria che va fuori dall’Europa League così come la Juventus: dal vantaggio alla sconfitta è sicuramente dura da digerire come punizione. In vantaggio con Pazzini, infatti, la Sampdoria dopo un capolavoro balistico del numero 10 nel secondo tempo cade sotto i goal di Toivonen che in apertura e in chiusura del secondo tempo conclude l’opera, facendo dimenticare che in campo c’è un Afellay decisamente fuori forma. La squadra doriana riesce quindi a perdere la seconda occasione nella stessa stagione per disputare una competizione europa: aveva perso la Champions League ad Agosto in favore del Werder Brema e ora perde l’Europa League in favore di PSV Eindovhen e Metalist Kharkiv.

L’allenatore Di Carlo esce decisamente abbattuto da questa eliminazione, soprattutto dopo aver tanto creduto in questa gara: “Non abbiamo raccolto quanto abbiamo prodotto sul campo; abbiamo disputato una partita a viso aperto contro un’ottima squadra e non siamo riusciti, nel primo tempo, a fare più di un goal. Poi loro, alla prima occasione, hanno segnato. È una sconfitta che i ragazzi e i tifosi non meritavano, ora dobbiamo impegnarci a conquistare in campionato e in Coppa Italia quello che non abbiamo conquistato in Europa. Il nostro problema è che produciamo tante occasioni e facciamo pochi gol. Dobbiamo essere più concreti e incisividice a La Repubblica.

Ha parlato anche Angelo Palombo, il capitano, a fine gara analizzando proprio l’ultima frase dell’allenatore riguardante l’incisività della squadra: impossibile non ricollegarsi subito ad Antonio Cassano. “Ci manca? Antonio è un giocatore insostituibile, ma è in particolare a livello numerico che abbiamo bisogno di giocatori. Credo che sia necessario un intervento sul mercato della societàlasciandosi andare anche ad una vena leggermente polemica che ricorda tanto l’invito di fine campionato scorso quando, prossimi ai Preliminari di Champions League, il capitano fece la stessa richiesta.

Mario Petillo