Beppe Grillo si trasforma in Berlusconi

silvio berlusconi

Beppe Grillo, per un giorno, si trasforma in Silvio Berlusconi e anticipa il discorso che il premier ha preparato per il 14 dicembre 2010, giorno in cui si voterà per la fiducia al governo

“Ho liquidato in poche ore una rivolta degli studenti – scrive il comico sul proprio blog – ho liquidato in pochi giorni la spazzatura di Napoli, in quarantott’ore ho comprato una decina di parlamentari. Questi gesti di energia, e quest’ultimo, che stupiva persino il Sgretario di Stato di una nazione amica (Hillary Clinton, ndr), stanno a dimostrare che non è l’energia che fa difetto al mio spirito. Ho detto: “Voglio che ci sia la pace per il popolo italiano“; e volevo stabilire la normalità della vita politica. Ma come si è risposto a questo mio principio? Prima di tutto, con la secessione di Fini, secessione anticostituzionale, nettamente rivoluzionaria. Poi con una campagna giornalisticadurata nei mesi, campagna immonda e miserabile che ci ha disonorato per mesi. Le più fantastiche, le più raccapriccianti, le più macabre menzogne sono state affermate diffusamente su tutti i giornali! Si facevano inquisizioni, si inventava, si sapeva di mentire, ma si mentiva. Tuttavia io continuo nel mio sforzo di normalizzazione e di normalità. Reprimo l’illegalismo. A tutto questo, come si risponde? Si risponde con una accentuazione della campagna. Si dice: il berlusconismo è un’orda di ladri accampati nella nazione; è un movimento di banditi e di predoni! Si inscena la questione morale, e noi conosciamo la triste storia delle questioni morali in Italia. Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se il berlusconismo non è stato che escort e Grande Fratello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana – scrive ancora il comico genovese anticipando le parole di Berlusconi – a me la colpa!”