La riforma Gelmini continua a infiammare la piazza. Dopo gli universitari, questa mattina sono stati gli studenti degli istituti superiori di Roma e Frascati a dare vita a una manifestazione che ha paralizzato il centro della Capitale per qualche tempo. Il corteo di circa 400 studenti, partiti da piazza Venezia ai piedi dell’Altare della Patria, si è diretto verso piazza Navona, per raggiungere palazzo Madama, sede del Senato.
“E’ lì che ora verrà discusso il ddl Gelmini” hanno spiegato alcuni studenti, precisando di voler simbolicamente portare lì la preoccupazione per un testo che, a loro avviso, metterà definitivamente in ginocchio la scuola. “Blocchiamo la riforma“, “Studenti uniti contro tagli e privatizzazioni” e “È arrivata la Gelmini per la scuola dei cretini” sono solo alcuni dei tanti striscioni che i liceali hanno srotolato camminando per le vie della città.
Ad attenderli a piazza Navona, due camionette dei Carabinieri e un cordone di militari in assetto antisommossa che hanno impedito di raggiungere l’ingresso di palazzo Madama. Nella famosa piazza capitolina, già addobbata per le feste natalizie, alcuni studenti hanno acceso dei fumogeni rossi, spingendo i commercianti ambulanti a smontare le loro bancarelle per evitare danni o incidenti. Le misure di sicurezza, che hanno determinato il blocco di corso Rinascimento su entrambi i lati, hanno provocato qualche disagio agli automobilisti e ai conducenti degli autobus, costretti a deviare i loro percorsi.
Altri manifestanti hanno raggiunto la stazione Tiburtina dove per circa venti minuti si sono seduti sul binario 2, bloccando il transito dei convogli. Gli agenti intervenuti hanno ripristinato l’ordine senza difficoltà, ottenendo lo sgombero pacifico della stazione.
Maria Saporito