Archiviata la crisi nel partito in seguito alla sua ‘amicizia’ con Italo Bocchino, il ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, torna a parlare di Alessandra Mussolini, la deputata del Pdl che aveva cercato di immortalare con uno scatto un colloquio tra il Ministro e l’esponente finiano. “Non dico altro – dice la Carfagna in un’intervista alla trasmissione radiofonica ‘Ventura Football Club’ -, perché lei (la Mussolini, ndr), poveraccia, se non fa così non esiste. Ha bisogno di visibilità e la cerca provocando. Anche lei deve esistere“.
“Sulla vicenda Bocchino – spiega il Ministro -, almeno per come se ne è parlato, direi che c’è stato un atteggiamento molto maschilista. Atteggiamento ancora molto presente nella nostra società, come ha dimostrato la mia battaglia per la legalità sulla questione rifiuti a Napoli. In quel caso, qualcuno mi ha giudicato ‘capricciosa’. Se invece fossi stato un uomo avrebbero detto ‘caspita, ha posto dei problemi seri, sediamoci intorno a un tavolo e discutiamo’”.
Nel corso dell’intervista, il Ministro con un passato nel mondo dello spettacolo, racconta la sua amicizia con il capogruppo si ‘Futuro e Libertà’ alla Camera. “Risale a molti anni fa – dice la Carfagna – è stato un rapporto di colleganza molto stretto fino a quando lui non ha deciso di dar vita a un nuovo partito con Gianfranco Fini. Gli devo molto perché mi ha aiutata a capire i meccanismi della politica. Oggi siamo su posizioni differenti, non condividiamo le stesse idee politiche come prima ma l’amicizia – spiega il Ministro – c’è sempre. Se io e lui fossimo stati due uomini o due donne non ci sarebbe stato nulla di male. E invece ci si è ricamato su anche in virtù del fatto che io sono una donna di gradevole aspetto. E poi, ho un fidanzato che mi piace così tanto che non ho bisogno di cercare altrove“.
Al cronista che le chiede se ci sia una minima possibilità per un suo ingresso in Fli, la Carfagna risponde: “Quella è una delle più grandi stupidaggini con cui alcuni giornali hanno titolato. E’ una sciocchezza incredibile, alle volte mi viene da pensare che molti giornalisti dovrebbero cambiare mestiere. Se quel lavoro non viene fatto con onestà, anche il mestiere dei giornalisti rischia di cadere nella banalità. Escludo categoricamente un mio ingresso nel Fli. La mia battaglia si è svolta tutta all’interno del Pdl e continuerò a farlo“.
Sul presidente della Camera, il Ministro dice di averlo “stimato e apprezzato in passato. Oggi non condivido la tempistica con cui ha provocato questa rottura. Avevamo un governo che godeva di un’amplissima maggioranza, di un consenso popolare fortissimo, confermato anche alle elezioni europee e a quelle regionali. I motivi della rottura? Ci sono problemi politici, ma forse anche problemi personali. E’ stato un gesto poco responsabile“.
La Carfagna ribadisce dunque il suo “no” alla candidatura a sindaco di Napoli: “Come ho più volte detto sarebbe una sfida talmente complessa e difficile che presuppone la presenza alle spalle di una squadra e di un partito che giochino a favore di questa battaglia, con convinzione, compattezza e coesione. Non mi sembra che adesso ci siano queste condizioni. E poi, spero che questo governo possa continuare ad andare avanti e che io possa continuare a svolgere il mio mandato nell’interesse delle tante categorie discriminate che purtroppo continuano a esserci ancora nel nostro Paese”.
Per concludere, un annuncio riguardante la sua vita privata: “Confermo che mi sposerò il prossimo mese di giugno e desidero avere dei figli dal mio compagno – confida il Ministro – Mi auguro di avere un figlio, la collega Gelmini sta dimostrando che, con fatica, si può riuscire a conciliare le due cose”.
Raffaele Emiliano