”Gli speculatori della finanza cercano le occasioni migliori per concludere i loro affari. Guai a giudicarli con il metro della moralità: è il loro mestiere. Il dovere della politica è di impedire che si realizzino le condizioni favorevoli agli attacchi speculativi. La politica economica di bilancio del governo Berlusconi, le cui chiavi solo nella mani del ministro Giulio Tremonti, ha chiuso a mandata doppia ogni via di accesso alla speculazione. Quanti lavorano o sperano nella crisi di governo sono, oggettivamente, i cavalli di Troia della speculazione internazionale”.
E’ l’ennesima stoccata inflitta dal vicepresidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli, al ‘terzo polo’ di Fini, Casini e Rutelli che sta giocando un ruolo non secondario nell’attuale crisi di governo. ”L’instabilità dell’esecutivo, o un esecutivo sorretto da maggioranze arlecchino e confuse nei programmi – spiega Napoli – sono il terreno ideale nel quale la speculazione può manovrare con libertà assoluta. Nel momento in cui deputati e senatori saremo chiamati a rinnovare o togliere la fiducia al governo guidato da Silvio Berlusconi – aggiunge il vicepresidente dei deputati del Pdl – non possiamo sottovalutare questo profilo che deve prevalere su qualunque altro”.
E ancora: ”Se poi la consapevolezza dei rischi cui si espone l’Italia non dovesse essere sufficientemente diffusa in Parlamento, essa sarà sicuramente ben presente nelle valutazioni che sarà chiamato a fare il presidente della Repubblica. In questo – conclude Napoli – la Costituzione diventa una carta preziosa per portare il Paese fuori dalle minacce e dalle insidie cui l’irresponsabilità di Fini e di Casini potrebbe invece condurlo”.
Raffaele Emiliano