“E’ come se oggi ci fosse stata una conferenza stampa di Provenzano che attacca Spatuzza. Il Pdl, come al solito, cerca di mistificare la realtà a proprio uso e consumo”. A riferirlo è il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che così commenta la conferenza stampa dei capigruppo del ‘Popolo della Libertà’ sulle trattative Stato-mafia, dopo le ultime dichiarazioni rese ieri davanti ai magistrati di Caltanissetta e Palermo da Massimo Ciancimino.
“Il Pdl sui rapporti fra Stato e mafia – spiega l’ex pm – finge di non sapere che da 15 anni i magistrati lavorano intorno ad almeno due trattative: quella per fermare le stragi del ’92 e ’93 e quella per sostituire la cosiddetta Prima Repubblica. La prima è rappresentata da Vito Ciancimino che fu il tramite fra Stato e mafia, mentre la seconda, e parliamo degli anni ’93 e ’94, è rappresentata da Dell’Utri, ossia quella della mafia che entra nei palazzi della politica. E’ noto a tutti – aggiunge Di Pietro – che, secondo la sentenza della Corte d’Appello di Palermo, il senatore Marcello Dell’Utri sarebbe stato il tramite fra Berlusconi e la mafia per vent’anni. E certo non dimentichiamo che Forza Italia ha approvato norme per agevolare la revisione di processi a carico di esponenti di Cosa Nostra, per indebolire il ruolo dei pentiti e, anche in queste ore, continua ad attaccare e delegittimare la magistratura, proponendo disposizioni volte ad allentare la lotta alla mafia e alla criminalità”, conclude il leader dell’Italia dei Valori.
Raffaele Emiliano