Pignoramenti immobiliari, +32% nel 2010

2010 anno boom dei pignoramenti e delle esecuzioni immobiliari.

Dai dati dell’Adusbef, i provvedimenti esecutivi quest’anno sono aumentati del 31,8% rispetto al 2009, con un incremento record del 54,8% nella città di Torino.

Gli aumenti più importanti si sono visti a Milano (+1.592, con un totale di 4.885 pignoramenti), seguita da Torino (+930, con un totale di 2.627), Roma (+728, con un totale di 2.703), Monza (+424, con un totale di 1.539), Verona (+425 per un totale di 1.996), Bergamo (+416, pari a 1.586), Lecce (+365, per un totale di 1.586), Brescia (+290, con un totale di 1.408), Genova (+336, con un totale di 1.053), Bari (+340, con un totale di 1.390), Firenze (+199, con un totale 987), Padova (+168, con un totale di1.067).

Per l’associazione dei consumatori “l’insostenibile crisi economica porta sempre più famiglie italiane a non poter onorare le rate dei mutui, impegno sempre più gravoso che mangia il 33% del reddito e si traduce, per almeno 350 mila famiglie, in un rischio di insolvenza”.

Adusbef chiede con urgenza un “decreto salva-famiglie“, con sgravi fiscali per i redditi fino a 25 mila euro.

Secondo l’associazione dei consumatori, attraverso le parole di Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, due dei coordinatori dello studio, “le stime 2010 sul numero di pignoramenti ed esecuzioni, potrebbe salire del 69,35% in media, che sommati agli ultimi due anni, (+22,3 nel 2008, +15,7 nel 2009), ammontano al 60,5% nel triennio 2008/2010″.

A maggior ragione occorre, ribadisce l’associazione, un “decreto salva-famiglie a favore di lavoratori a reddito fisso e dei pensionati, per attutire le gravi ricadute sull’economia reale che già sconta una recessione da economia di guerra che diventerà più pesante nei prossimi mesi quando il crack finanziario globale dispiegherà i suoi effetti sulle fasce sociali più deboli e vulnerabili prive di ammortizzatori sociali”.

Il quadro emerge dalle cifre raccolte da Adusbef attraverso un’analisi condotta in 35 dei maggiori tribunali italiani fino ai mesi di ottobre-novembre scorso e proiettati dall’associazione su base annua.

Marco Notari