Sono sempre di più le donne che decidono di ricorrere alla chirurgia plastica per non dover più avere a che fare con i difetti fisici con cui hanno combattuto per una vita. Molte sono anche coloro che decidono di usare la medicina estetica e la chirurgia per fronteggiare tutte quelle problematiche insorte a causa del passare del tempo, quali le rughe, il rilassamento cutaneo o le macchie sulla pelle. A Natale non saranno affatto poche le donne che si regaleranno o si faranno regalare un intervento chirurgico atto a migliorare il loro rapporto con il proprio aspetto. Il problema che ci si pone di fronte alla leggerezza con cui spesso vengono prese decisioni così drastiche è sempre lo stesso: ne vale la pena? Con il passare degli anni diventa, per le donne, quasi più difficile convivere con le famose “zampe di gallina” piuttosto che con problematiche di natura più grave. La società odierna, d’altronde, da all’aspetto un peso decisamente cospicuo e sono poche coloro che riescono a sfuggire a complessi di ogni tipo.
Non sempre, però, la chirurgia estetica è un semplice capriccio per le donne che decidono di ricorrervi. È facile puntare il dito contro la ragazza che decide di andare sotto i ferri per regalarsi una sesta misura di reggiseno quando Madre Natura era già stata prodiga con lei donandole una terza misura, ma come biasimare una ragazza dai lineamenti delicati che decide di ricorrere ad una rinoplastica a causa di un naso da Dante Alighieri?
Saper valorizzare i propri difetti è una prerogativa di pochi, così come lo è la capacità di accettare le proprie imperfezioni all’interno di una società che spesso sembra promuovere la bellezza e la giovinezza ad ogni costo.
Ritocchini ed interventi di chirurgia plastica al posto dei doni sotto l’albero? Si, purché non si decida di ricorrere a tali espedienti con troppa leggerezza.
Martina Cesaretti