A Capri da qualche giorno non si parla d’altro. Marica Avellino, trentenne laureata in giurisprudenza, è il nuovo comandante dei vigili urbani. Una novità che alcuni non riescono a digerire. Soprattutto tra gli stessi vigili.
L’accusa che viene rivolta al sindaco Ciro Lembo è di aver scelto il comandante in maniera diretta, senza utilizzare – come si fa comunemente – lo strumento del concorso pubblico. Il primo cittadino si difende sostenendo di essersi avvalso di “una legge ancora vigente che prevede che il sindaco possa scegliere direttamente un dirigente fino alla scadenza del proprio mandato”. L’uomo, poi, spiega di aver dato “un incarico fiduciario di dirigente ad una dottoressa laureata in giurisprudenza per l’intera durata del mio mandato, cioè tre anni previa verifica dopo sei mesi tramite il nostro nucleo di valutazione”. Il sindaco si è sentito di agire in tal modo dopo che l’ex comandante Nicola Palma era andato in pensione.
La decisione di Lembo ha suscitato e continua a suscitare molte polemiche. Il coordinatore provinciale di Ospol-Csa polizia locale, Vincenzo Pagano, accusa il sindaco di aver sospeso nel mese di ottobre il regolare concorso che avrebbe selezionato il dirigente, scegliendo un’assunzione temporanea. Un fatto assai anomalo, che può destare sospetti.
“Ho preso visione di tutti i curricula arrivati”, spiega il ancora il sindaco, “e ho deciso di scegliere la dottoressa Avellino perché è caprese, conosce il territorio ed è laureata. Ho creduto che avesse tutti i requisiti per questa nomina”. Quando gli è stato chiesto se conoscesse la ragazza, Lembo ha risposto di sì. “E’ caprese, e dunque la conosco. E’ una scelta coraggiosa, me ne rendo conto, ma non rischiosa. Meglio di sicuro della lotteria e della sorpresa dei concorsi. Del resto io credo che un mondo guidato dalle donne sarebbe un mondo migliore. Spero non ci siano problemi di maschilismo dietro alla protesta”, ha concluso il primo cittadino.
Chissà se queste parole riusciranno davvero a placare l’indignazione dei vigili urbani capresi.
Gianluca Bartalucci