Porno: in Cina versione hard di Biancaneve tra i libri per bambini


È bastato un piccolo errore per creare un gran trambusto in Cina, tra gli scaffali che ospitano i libri per bambini: la favola di Biancaneve e i sette nani era disponibile, infatti, anche in versione hard.

Colpa di una traduzione errata, affermano dalla China Friendship Publishing Company, così come dalla China Media Time, due case editrici cinesi che avevano intenzione di fornire ai lettori cinesi fiabe provenienti dall’occidente. Nelle librerie non sono giunte, però, le traduzioni fedeli dal tedesco dei fratelli Grimm al cinese, bensì interpretazioni erotiche.

La versione hard di Biancaneve e i sette nani aveva come protagonista una ninfomane che vestiva i panni della bella principessa intenta a deliziarsi dei piaceri sessuali più disparati, da incontri focosi con il padre, a performance erotiche con tutti e sette i nani. Mangiata la mela, la Biancaneve del nuovo millennio cadeva in uno stato di incoscienza, prima di essere salvata dal prodigioso aiuto del principe, ed è facilmente intuibile il modo utilizzato.

Dalle due case editrici, un portavoce ha parlato di un banale, seppur gravissimo, errore commesso dai traduttori: i libri giunti tra gli scaffali sono opera del duo Kiryu Misao, fumettisti giapponesi che, da sempre, riproducono versioni erotiche delle favole occidentali. Vi era bisogno, infatti, che in direzione giungessero copie giapponesi delle fiabe dei Grimm, vista l’impossibilità di reperire le versioni tedesche originali, per poi darle in mano a fidati traduttori.

“Non siamo riusciti a trovare l’edizione originale in tedesco dei fratelli Grimm, così abbiamo optato per alcuni edizioni giapponesi e le abbiamo fatte tradurre”, spiega M.Yuan, portavoce di China Media Time, sulla confusione generata. Questi rassicura, poi, che nessun bambino abbia letto i libri, preoccupazione primaria in merito alla faccenda: “Siamo quasi sicuri che nessun bambino abbia letto le fiabe. Purtroppo i libri sono rimasti diversi giorni nelle librerie. Appena ci siamo accorti dell’equivoco le abbiamo immediatamente ritirate”.

Carmine Della Pia