Due sconosciuti che si incontrano a Venezia; lei bellissima e sensuale, lui intrigante e tenebroso. Ma non sono due estranei qualunque: sono due tra gli attori più famosi, amati e strapagati di Hollywood e i loro nomi sono Johnny Depp e Angelina Jolie. Per la prima volta sul set insieme, le due superstar del cinema sono protagoniste di The Tourist, il nuovo film di Florian Henckel Von Donnersmarck, giovane regista tedesco già acclamato per la sua opera prima, Le vite degli altri, premio Oscar come miglior film straniero nel 2007. Il suo nuovo lavoro uscirà nelle sale italiane il 17 dicembre.
Dopo la prima allo Zigfield Theatre di New York, sarà il turno della prima italiana, a Roma il 15 dicembre, dove saranno presenti entrambi gli attori. Ovvio che quella nel nostro paese non è una tappa qualunque, visto che il film non solo è ambientato a Venezia, ma annovera nel cast diversi attori italiani: da Christian De Sica a Neri Marcoré, da Alessio Boni a Raoul Bova. Per il soggiorno italiano, ovviamente, la sensuale Angelina sarà accompagnata anche dal marito Brad Pitt, che a quanto dicono è particolarmente geloso della sua compagna. Difficile non comprenderlo, visto che la bellissima Jolie ha lavorato per mesi fianco a fianco con un signore chiamato Johnny Depp (leggi: uno degli uomini più desiderati al mondo).
Ma com’è stato il feeling tra i due attori sul set? È scoccata la scintilla (artistica)? “Ho sempre avuto grande ammirazione per Angie come attrice – ha dichiarato Johnny Depp ai microfoni di Repubblica -. […] quando l’ho conosciuta ho scoperto una donna coi piedi per terra, buffa, attenta, intelligente, che adora i figli e il suo uomo”. Non da meno il commento della Jolie: “Quando senti parlare tanto di una persona e poi la incontri di solito ne rimani delusa. Con Johnny è stato il contrario, è l’uomo più ‘cool’ e gentile che si possa immaginare. Abbiamo passato la maggior parte del nostro primo incontro parlando di scuole e bambini, divertendoci. E’ uno straordinario artista, dipinge, scrive musica, ha un talento incredibile“.
Roberto Del Bove