Esiste un solo ritratto di Leonardo Da Vinci al mondo che possiede come soggetto un uomo: il “Ritratto di Musico”. Il dipinto, un olio su tavola, è in procinto di lasciare la propria sede storica per qualche mese al fine di poter essere ammirato anche altrove. Il celebre quadro verrà esportato dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana per esposto presso l’ Esedra del Marco Aurelio ai Musei Capitolini a partire dall’undici dicembre di quest’anno fino al ventisette febbraio del duemilaundici. Verrà allestita una scenografia d’eccezione intorno all’atteso dipinto, che si ritrova a cambiare “domicilio” per la prima volta.
Non si hanno notizie precise circa l’identità del committente di tale opera, che è databile intorno al millequattrocentottantacinque e si trova presso l’ Ambrosiana a partire dal diciassettesimo secolo circa. Il ragazzo dipinto da Leonardo era un suo amico e rispondeva al nome di Franchino Gaffurio. La tesi secondo la quale il quadro in questione sarebbe potuto essere il ritratto di Ludovico il Moro fu smentita anni fa.
Il “Ritratto di Musico” offre ai fruitori un valido esempio della meticolosità con cui Leonardo trattava le proprie opere. Il giovane soggetto del quadro è raffigurato a mezzo busto e girato di tre quarti. I capelli folti e lucenti catturano indubbiamente lo sguardo di chi si ritrova ad osservare tale dipinto, così come gli occhi del ragazzo, curati maniacalmente in ogni loro particolare. Indubbie sono le influenze dei fiamminghi, soprattutto per ciò che concerne la precisione nei dettagli e la posa del giovane. Il “Ritratto di Musico” è un’opera incompiuta.
La perizia con cui Leonardo ha curato alcuni dettagli del dipinto, quali gli occhi ed i capelli del soggetto ritratto, è quasi maniacale. La precisione ed il perfezionismo di Leonardo sono celebri nell’universo della storia dell’arte, universo all’interno del quale a Leonardo spetta, ovviamente, un posto d’onore.
Martina Cesaretti