“Fra visibile e leggibile”: ecco dove ha scaturigine il rebus per le curatrici della mostra “Ah, che rebus! Cinque secoli di enigmi fra arte e gioco in Italia”, Antonella Sbrilli e Ada De Pirro. L’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma chiude le celebrazioni del 35° anno dalla fondazione con una mostra che ripercorre storicamente il rapporto tra arte e rebus.
Cosa intriga e ossessiona così tanto di un rebus? Qual è la sua forza ammaliatrice? Gioco per eccellenza dell’adulto, assieme all’indovinello, il rebus trae la sua fortuna dall’innata passione umana per l’enigma, l’oscura domanda che contiene già, mascherata, la risposta. L’uomo certamente ricerca il piacere; ma si intestardisce e si ammalia per l’enigma. Scioglierlo, scavare sotto la superficie per completare il messaggio, ha sempre appagato terribilmente l’essere umano.
A differenza dell’indovinello, che possiamo definire un gioco quasi puramente categoriale, il rebus, nonostante il rimando alla parola latina “res” (“cosa”), rimane un gioco quasi totalmente interno alla parola e alla sua composizione letterale; il rebus nasconde una frase risolutiva, accostando figure e lettere che suggeriscono parole potenziali. Le figure indicano parole, o per lo più parti di parole.
La mostra “Ah che rebus” ha selezionato opere che possano raccontare l’antica storia di questo gioco, in particolare nel suo stretto rapporto con l’arte.
Sbrilli e De Pirro, con la consulenza di Stefano Bartezzaghi, hanno riunito disegni, incisioni, dipinti, video e riviste, tra cui non potevano mancare i rebus disegnati da Maria Ghezzi Brighenti per “La Settimana Enigmistica”. Da Leonardo da Vinci a Lorenzo Lotto; da Giuseppe Mitelli a Francesco Cangiullo fino a de Chirico: opere dal Rinascimento al surrealismo, indagheranno l’elaborazione del rebus, così da fornire allo spettatore anche gli strumenti interpretativi della realtà comunicativa contemporanea, dai loghi delle ditte alla comunicazione pubblicitaria.
Alla mostra, che si terrà a Palazzo Poli dal 16 dicembre 2010 al 08 marzo 2011, sarà esposto per la prima volta il grande drappo con il rebus dedicato a Pio IX per l’amnistia del 1846.
Giulia Antonini