Partecipazione e attenzione oggi alle assemblee della Fiom nelle carrozzerie di Mirafiori. Agli incontri hanno preso parte anche Giorgio Airaudo, responsabile nazionale auto della Fiom, ed il leader dell’organizzazione, Maurizio Landini. “I lavoratori sono molto preoccupati per la minaccia di ulteriori non investimenti – ha affermato Airaudo – e temono un peggioramento delle condizioni di lavoro, con turni, pause e ritmi non sopportabili. Trovano anche debole – ha aggiunto – uscire dal contratto con deroghe e aggiustamenti”.
Lo stesso Airaudo ha, inoltre, spiegato che i lavoratori, anch’essi protagonisti dei successi recenti di Marchionne, adesso gli chiedono di cambiare qualche opinione e di essere lui responsabile. “Non vorremmo che la Jeep fosse lo specchietto per le allodole, utile per minacciare i lavoratori e finisse poi come la Grande Punto, inizialmente prodotta a Mirafiori con un contributo pubblico locale di 750 milioni di euro e rimasta a Torino circa otto mesi. Marchionne – ha concluso il sindacalista – è spregiudicato con il Paese, gioca a poker, scoprendo una carta alla volta, stabilimento per stabilimento e il governo glielo consente. I sindacati servono a dar forza ai lavoratori, non ad alimentare paure”.
TERMINI IMERESE. Intanto, il Ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, insieme al governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, stamattina ha dato il via agli incontri con i rappresentanti di due dei 7 progetti selezionati dalla short list dall’advisor Invitalia per la riconversione industriale del sito Fiat di Termini Imerese. E’ quanto affermato dal ministero, che ha, inoltre, reso noto che il calendario dei lavori, vista la volontà del Ministro di definire quanto prima una nuova configurazione industriale per il rilancio dell’area di Termini ed in funzione del Tavolo di Confronto con azienda e parti sociali, si concluderà entro i prossimi giorni.
“I progetti di Rossignolo e Cimino non sono incompatibili e abbiamo dato la nostra disponibilità per giungere alla migliore soluzione per il sito industriale di Termini Imerese. L’advisor farà ulteriori accertamenti e a conclusione della verifica dei sette progetti, in piena sintonia col governo, parteciperemo perché possano andare in porto queste soluzioni alternative che consentono di mantenere la manodopera”. Queste le parole pronunciate da Lombardo dopo l’incontro con il ministro Romani.
All’incontro erano presenti anche l’assessore alle Attività produttive, Marco Venturi, ed i rappresentanti della Rossignolo e della Cape di Simone Cimino. “Aspettiamo domani per ulteriori incontri al Ministero, al fine di approfondire anche le altre proposte”, ha dichiarato Venturi, che si è detto certo di essere “giunti alla stretta finale per decidere il futuro dello stabilimento di Termini Imerese, che Fiat lascerà il 31 dicembre 2011. Ci aspettiamo – ha proseguito – che il gruppo torinese mantenga la parola data e al momento opportuno ceda le chiavi dello stabilimento ad un prezzo simbolico. Su quest’ultimo punto,- ha poi concluso – confidiamo anche sulla mediazione del ministro Romani”.
Mauro Sedda