Chi semina raccoglie, e il premier deve averlo fatto nel migliore dei modi.
A pochi giorni da voto di fiducia la campagna acquisti per qualche voto in più sta dando pian piano i suoi risultati.
Due astensioni e altri due, forse tre, voti a favore della mozione di sfiducia tornati in bilico.
A farne le spese sono l’Api, il movimento centrista di Francesco Rutelli, e l’Italia dei Valori.
Malgrado le rassicurazioni di Antonio Di Pietro il parlamentare dell’IdvDomenico Scilipoti ha ribadito l’intenzione di convocare per domani una conferenza stampa congiunta con Bruno Cesario, deputato che dopo essere passato dall’Api al Gruppo misto potrebbe fare ora un ulteriore passo in direzione del Pdl. L’astensione il 14 dicembre? E’ una possibilità. Al momento la mia posizione resta quella di ieri. Domani vedremo, si limita a dire Scilipoti. Fino a quando sarò nell’Idv voterò in conformità con il mio gruppo. Farò quello che mi dice il partito. Se le cose dovessero cambiare farò delle scelte per l’interesse del Paese, aggiunge.
I finiani commentano così i numeri che il premier si troverà ad avere.
Seppure fosse, diventa 316 a 311 , quindi ancora a favore di quelle forze che vogliono sfiduciare il governo, ribadisce Bocchino. Di Calearo già sapevamo.
Poi arriva la proposta:
Per noi servono le dimissioni, ma siamo anche disposti ad un “reincarico 72 ore dopo a condizione che il premier accetti una nuova agenda economico-sociale ed una nuova legge elettorale che preveda l’introduzione di una soglia minima per far scattare il premio di maggioranza e l’elezione nei collegi di metà dei deputati.
Il Pd attacca, è uno spettacolo indegno quello a cui stiamo assistendo. Le notizie sulla compravendita dei parlamentari, in vista della mozione di sfiducia, confermano ancora una volta che questo governo, oltre ad essere incapace di affrontare e risolvere i problemi veri del paese, sta trascinando l’Italia sempre più in basso sotto il profilo morale. Chi oggi ricopre incarichi di governo sta offrendo uno spettacolo terribile, oltretutto senza alcuna utilità. Questo governo è fallito e l’11 dicembre in piazza San Giovanni, a Roma i militanti, i simpatizzanti e tutti i cittadini che vorranno manifestare con il Pd sanciranno questo fallimento.
Matteo Oliviero