Yara molestata da un maniaco prima della scomparsa?

Dopo aver scarcerato il marocchino Mohamed Fikri, gli investigatori che si occupano della scomparsa di Yara Gambirasio – della quale non si hanno più notizie dal 26 novembre – seguono due piste distinte. La prima porterebbe ad un conoscente: la tredicenne si sarebbe allontanata in compagna di una persona di cui si fidava. La seconda, più recente, farebbe emergere la figura di un molestatore.

Nelle ultime ore l’ipotesi del maniaco sembra essersi fatta sempre più largo. Gli inquirenti hanno compiuto di nuovo una serie di accertamenti sul percorso che Yara faceva per andare a scuola – da Brembate a Bergamo – assieme alla sorella maggiore. Si sono inoltre informati su che tipo di soggetti condividevano con lei lo spazio all’interno dell’autobus. Si ipotizza, infatti, che qualcuno possa aver ‘adocchiato’ la tredicenne durante uno di questi viaggi, per poi avvicinarsi a lei in seguito e – chissà – rapirla.

Non si tratta di un’ipotesi campata in aria, dal momento che nei giorni precedenti alla scomparsa di Yara la zona di Brembate era stata turbata dalla segnalazione di uno o più molestatori. Anche la settimana scorsa è successo qualcosa di simile. Da una denuncia presentata ai carabinieri di Almè – paese contiguo a Brembate – risulta che un uomo sconosciuto abbia tentato di far salire in auto una bambina in prossimità di una scuola elementare.

Fuori dalla scuola di Yara poteva esser successa la stessa cosa. Un ragazzo racconta che nei giorni che hanno preceduto la scomparsa della tredicenne un uomo era stato notato mentre si aggirava con la sua auto in prossimità dell’edificio scolastico. Quell’auto e quell’uomo sarebbero spariti all’improvviso, da un giorno all’altro. Assieme a Yara.

Si pensa che quest’uomo potesse aver ‘puntato’ Yara già da qualche giorno. Magari l’aveva seguita agli allenamenti: la piccola faceva ginnastica ritmica, sport che può risultare potenzialmente attraente – anche – per pedofili e maniaci. Tutti possono accedere alla tribuna per osservare le gare. Tutti possono guardare i video delle gare stesse nei filmati diffusi su Internet.

Per quanto riguarda l’altra pista, quella dei conoscenti, si sta analizzando il diario di Yara, che per il momento non sembra fornire alcuna indicazione utile alle indagini. L’ipotesi più accreditata, in questo senso, è che la tredicenne abbia accettato un passaggio in auto offerto da una persona di cui si fidava. Un paio di testimoni confermano di aver visto due uomini in auto la sera della scomparsa. Il primo testimone, il 19enne Enrico Tironi, riferisce che stavano parlando con Yara. Il secondo, Marina Ambeni (vicina di casa dei Gambirasio), dice di averli sentiti litigare in italiano.

Gli ultimi ritrovamenti effettuati dai carabinieri, uno scooter, un giubbotto, un telefonino e una tenda, non hanno fatto compiere nessun passo avanti alle indagini. Almeno per il momento.
Gianluca Bartalucci