Legittimo impedimento: Rinviata l’udienza a gennaio

Per il 14 dicembre oltre al voto di fiducia era previsto anche il pronunciamento della Corte Costituzionale sul Legittimo impedimento, la legge voluta dalla maggioranza per rinviare le udienze dei processi a carico di Berlusconi.

Per giudicare in un clima più tranquillo vista la concomitanza con il voto di fiducia al governo in Parlamento la Corte ha rinviato la data del suo pronunciamento.
Il clima è troppo surriscaldato, vogliamo evitare letture politicizzate della sentenza dice il neopresidente De Siervo. Un rinvio che non è un  regalo  al premier assicura De Siervo.

Slitta, probabilmente l’11 o il 25 gennaio, il verdetto dei giudici sulla legittimità della legge grazie alla quale i tre processi a carico di Berlusconi (Mills, Mediaset e Mediatrade) sono rinviati almeno fino a ottobre 2011.
Una decisione che farà felici i legali del premier che, quattro giorni fa, avevano chiesto di rinviare l’udienza vista la concomitanza con il voto di fiducia al governo.

A rispondere il giorno stesso, era stato l’ex presidente della Consulta, Francesco Amirante, che aveva fatto sapere ai legali che la Corte si sarebbe riservata di valutare e che a decidere sarebbe stato il collegio dei 15 giudici.

La scelta della Consulta ha importanti ricadute sul piano politico. Slittando l’udienza Berlusconi evita di trovarsi in una situazione tutt’altro che agevole. Da una parte avrebbe potuto ottenere la fiducia ma non il legittimo impedimento. Dall’altra non ottenere la  fiducia  ma salvarsi con il  legittimo impedimento. Adesso, con lo slittamento, la matassa diventa meno ingarbugliata.  

Matteo Oliviero