A l’Aquila i precari del Servizio Informativo Regionale (Sir) hanno appena lasciato i loro uffici. Nessun rinnovo di contratto. Tutti a casa dopo che il Pd, insieme alla stessa maggioranza Pdl aveva cercato di salvarli (e con loro altri 100 precari) con una proposta di legge che la Funzione Pubblica, a detta dell’assessore al Personale Interno Federica Carpineta, aveva bocciato. Oggi solo i ragazzi del Sir sono stati “liquidati”. A tutti gli altri la Regione ha prorogato i contratti. Una situazione che ha già sollevato critiche feroci da parte del Pd all’assessore Carpineta. In prima fila c’è il consigliere democratico Claudio Ruffini: “La Regione si è disimpegnata nei confronti di giovani di cui per decenni si è servita. Negli anni si sono qualificati attraverso continue attività di formazione, con passione e preparazione ”.
Dottor Ruffini, a proposito dei precari la Carpineta ha affermato che “in momenti di crisi la Regione non può fungere da ammortizzatore sociale”. Che ne pensa?
“Sono parole gravi. Questo la dice tutta su come questo assessore non consideri questi giovani né da un punto di vista umano, né da un punto di vista professionale. In sostanza dice di avere altri pensieri (per la testa, ndr).” Questo nonostante la maggior parte di loro avevano raggiunto importanti livelli di specializzazione e, venuti meno, “molti servizi saranno abbandonati e non ci sarà l’efficienza che una Pubblica Amministrazione dovrebbe avere”.
Da mesi voci di corridoio parlavano di esternalizzazione del Servizio Informatico. E’ possibile che le scelte della Carpineta siano state pilotate da qualcuno per favorire aziende esterne?
“Può darsi che questo faccia parte di un indirizzo politico che lei sta contribuendo a soddisfare, ma lo dica! Lo dica che l’obiettivo finale è esternalizzare il servizio. L’assessore dice di essere dalla parte dei cococo, ma i suoi atti smentiscono quello che dichiara. (Per questo) credo che la Carpineta stia facendo grossi danni a questa Regione.”
Parliamo della proposta di legge, preparata con la consulenza del noto giurista Cerulli Irelli. All’incontro con la Funzione Pubblica c’era anche lei. Come mai il testo è stato bocciato?
“Il testo non è stato bocciato. E’ la Carpineta a bocciare il dott. Irelli, che fra l’altro è anche consulente della Funzione Pubblica, la quale ha avuto profondo rispetto per il suo parere. Quando abbiamo informato il Capo di Gabinetto del parere di Cerulli, il suo atteggiamento è totalmente cambiato. Come a dire “Se questa è l’opinione di Irelli, seppur con qualche forzatura, la proposta di legge è certamente ancorata su saldi principi legislativi.” Credo che la proposta avrebbe potuto reggere eventuali eccezioni di costituzionalità, ma la Carpineta non ha voluto assolutamente provarci.”
Come mai la presenza invasiva della Funzione Pubblica in questa storia?
“La cosa avvilente per noi (non per la Carpineta che si è ritrovata a fare l’assessore molto casualmente) è quello che ci ha detto il Capo di Gabinetto: “Le altre Regioni non vengono a chiederci di queste cose”. Le altre Regioni decidono. Noi, invece, siamo andati col cappello in mano a chiedere aiuto e soluzioni. La soluzione dobbiamo trovarla noi e poi, convinti della soluzione trovata, la difendiamo, ci battiamo.”
Per il Pd la storia finisce qui?
“No. Noi continueremo a dare battaglia, consulteremo le organizzazioni sindacali, parleremo con questi giovani perché non li vogliamo abbandonare. Vedremo.”
Cristiano Marti