L’Assemblea straordinaria dei soci del Banco Popolare, riunita in data odierna in seconda convocazione sotto la presidenza di Carlo Fratta Pasini, “alla presenza di circa 4000 soci (quasi 6000 votanti considerando le deleghe), ha approvato a larghissima maggioranza l’operazione di aumento di capitale fino a 2 miliardi di euro” finalizzato al rimborso dei Tremonti-bond ed al rafforzamento patrimoniale del Gruppo bancario.
Nel comunicato ufficiale si legge che “l’aumento di capitale consentirà al Banco Popolare di migliorare i coefficienti patrimoniali”.
“Il rafforzamento patrimoniale” legato all’operazione, a sua volta, “contribuirà al rimborso dei cosiddetti Tremonti-bond, emessi per un importo pari ad Euro 1,45 miliardi”, ed “il rimborso di questi strumenti aumenterà la capacità di autofinanziare la crescita patrimoniale e di corrispondere utili per gli azionisti”.
Con l’atteso incremento dei coefficienti patrimoniali il Gruppo conta di allinearsi in anticipo ai requisiti, in corso di introduzione, riguardanti le dotazioni minime patrimoniali (Basilea3) e “per i quali è facile prevedere il ricorso al mercato dei capitali da parte di altri intermediari creditizi”, mentre acquisendo maggiore solidità dopo questa operazione conta “di limitare le dismissioni agli asset ‘non core’ e solo in presenza di offerte autenticamente vantaggiose”
Il consorzio di garanzia dell’operazione di aumento di capitale, “i cui componenti si sono impegnati nei confronti del Banco Popolare a sottoscrivere l’aumento di capitale per l’intera parte eventualmente rimasta inoptata al termine dell’offerta”, è costituito da : “Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. e BofA Merrill Lynch quali Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners; Credit Suisse, Deutsche Bank e Goldman Sachs interverranno quali Joint Bookrunners; Banco Santander, Crédit Agricole CIB, Equita SIM, ING, Keefe, Bruyette & Woods, MPS Capital Services, RBC Capital Markets, The Royal Bank of Scotland e Société Générale Corporate & Investment Banking parteciperanno come Co-Lead Managers”.
L’Assemblea ha precedentemente approvato “l’eliminazione del valore nominale espresso dalle azioni e la conseguente modifica degli articoli 6 e 53 dello Statuto sociale”, in modo che la “deliberazione consentirà al Banco Popolare di emettere azioni prive dell’indicazione del valore nominale, dotate esclusivamente di un valore implicito, definito per esteso valore di parità contabile implicito”, “determinato dal rapporto tra l’ammontare complessivo del capitale sociale e il numero delle azioni in circolazione”.
“La modifica statutaria – sottolinea il comunicato – non diminuisce in alcun modo la tutela dell’integrità del capitale sociale. Le nuove azioni, infatti, dovranno essere emesse per un ammontare complessivo non superiore al valore dei conferimenti effettuati a fronte dell’emissione stessa”.
Oggi è stato anche firmato l’accordo per il piano esuberi dell’istituto.
A larghe intese si è raggiunto un impegno sul piano degli esodi per 500 dipendenti del gruppo, 300 dei quali usciranno volontariamente dalla banca dopo avere maturato i requisiti pensionabili e dietro incentivazione.
Marco Notari