Standard & Poor’s ha confermato il rating a lungo termine di Enel ad ‘A-‘e il rating a breve termine ad ‘A-2’, ribadendo l’outlook stabile.
L’agenzia di rating ha riconosciuto la capacità della società elettrica italiana di completare il piano di dismissioni che permetterà una riduzione del debito a 45 miliardi di euro entro il 2010.
Standard & Poor’s ha però tagliato il profilo di credit “stand alone” di Enel a ‘BBB+’ dal precedente ‘A-‘, tenendo conto dei ritardi registrati nella cartolarizzazione del deficit tariffario in Spagna a causa delle attuali difficili condizioni di mercato, nonchè dei conseguenti effetti per i crediti vantati al riguardo dalla controllata spagnola Endesa. Standard & Poor’s segnala, comunque, che tale modifica non incide sul rating complessivo della società, in considerazione della peculiare composizione dell’azionariato di Enel che vede una partecipazione pubblica di poco superiore al 30%.
S&P ha inoltre sottolineato che anche i rating assegnati alle varie emissioni obbligazionarie e ai commercial papers di Enel rimangono immutati.
Enel Green Power (Egp), intanto, ha firmato un accordo con la Banca europea per gli investimenti (Bei) per un prestito di durata ventennale per 440 milioni di euro come contributo al finanziamento del programma di sviluppo in Italia della controllata dell’Enel.
Con questo prestito si provvederà all’installazione di nuovi impianti fotovoltaici e eolici per una produzione totale di 840 Mw.
“L’operazione – precisa la Banca europea in una nota – riguarda il programma di investimenti 2011-2013 di Egp, focalizzato sull’installazione di nuova capacità produttiva da fonti rinnovabili per 840 megawatt complessivi. Gli impianti da realizzare saranno di piccole e medie dimensioni, sia nel settore eolico sia nel fotovoltaico, e saranno localizzati in 50 aree in tutto il territorio italiano, ma con una maggior concentrazione nel Sud. Il valore complessivo degli investimenti triennali di Egp è di circa 1.260 milioni, per quasi la metà coperto dal prestito della Banca europea”.
Nell’accordo è compresa anche la possibilità di aumentare la somma fino ad un massimo di 600 milioni di euro, nell’eventualità di altri accordi tra le parti.
Il prestito autorizzato ieri dalla Bei prevede un tasso d’interesse più basso rispetto ai finanziamenti alle imprese normalmente concessi dagli istituti di credito ordinari.
“L’operazione, infine – conclude la nota – contribuisce alla realizzazione della Strategia 2020 dell’Unione europea, che in materia ambientale ha l’obbiettivo di ridurre nei prossimi anni del 20% le emissioni di Co2.
Marco Notari