Il lunedì della tv in chiaro si riempie di prime serate “classicheggianti”. Sì, perché i film che andranno in onda rispettivamente su Italia 1 e Rete 4 meritano le luci della ribalta sia per capacità di attrarre che per aver fatto, ognuno nel suo genere, una piccola fetta di storia del cinema.
“Jumanji” è una pellicola del 1995 diretta da Joe Johnston e interpretata da Robin Williams e Kirsten Dunst. Genere fantastico per una durata di 100 minuti. Spettacolare e adrenalinico, il film è da ri-vedere. Judy e Peter, rimasti orfani, vanno ad abitare con la zia in una villa sfitta da tempo. Nella soffitta dell’abitazione trovano un gioco da tavola dal nome esotico. Fin dal primo lancio di dadi, si accorgono che Jumanji non è un gioco come gli altri dato che è in grado di far materializzare zanzare giganti, zebre ed elefanti che distruggono casa e città. Dalla giungla torna anche Alan, un uomo che, 26 anni prima, giocando, era finito sulla casella sbagliata ed era scomparso nel nulla. L’unico modo per porre fine all’incubo è terminare la partita… Entrato a far parte della cultura popolare, il film ha ispirato anche un numero di Dylan Dog, “I quattro elementi”.
“Il padrino” (titolo originale “The godfather”), diretto da un meraviglioso Francis Ford Coppola, è uscito nelle nostre sale nel lontano 1972. La pellicola è interpretata da quattro grandi del cinema internazionale: Marlon Brando, Al Pacino, Diane Keaton e Robert Duvall. Durata: 175 minuti. La storia del film è tratta dall’omonimo romanzo (1969) di Mario Puzo: quando nel 1945, dopo aver comandato per due generazioni un clan mafioso italoamericano, Don Vito Corleone muore, suo figlio Michael accetta con riluttanza di occuparsi degli affari di famiglia. Imparerà presto ad occupare il posto che era stato del padre. Con il suo storico parallelismo tra mafia e politica, il lungometraggio è seguito da “Il padrino – Parte 2”. Il film, candidato a sette premi Oscar, ne ha portati a casa tre: miglior film, miglior sceneggiatura e miglior attore protagonista andato a Marlon Brando.
Valentina Carapella