”E’ una situazione agghiacciante. Da caschi blu dell’Onu”. Non usa mezzi termini il portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, Oliviero Diliberto, per descrivere la poco onorevole immagine che il Parlamento sta dando di sé in questi giorni immediatamente precedenti al voto di fiducia al Governo fissato per il 14 dicembre.
”Il Paese va a rotoli, c’è una disperazione economica e sociale galoppante e la politica del Palazzo è totalmente ingessata attorno alle vicende di un premier finito, depresso e arrogante, che – sottolinea Diliberto – pur di salvarsi sta trasformando il Parlamento in un osceno mercato delle vacche grasse”.
“E’ una situazione vergnognosa quella che si sta consumando nel Parlamento. C’è una fetta consistente della maggioranza che ha ufficialmente dichiarato di non far parte più di questo governo, che quindi non ha più i numeri per andare avanti, e il premier invece di dimettersi si dimena alla ricerca spasmodica di qualche voto. Ma in qualunque Paese serio un premier senza più maggioranza dichiarata si dimette. Cosa altro deve succedere?“, chiede il portavoce della Federazione della Sinistra.
”La titubanza dei finiani – aggiunge Diliberto – dimostra che Fli è della stessa pasta del Pdl. L’opposizione chieda le dimissioni immediate del premier e denunci il clima di veleni che si respira a Montecitorio. Lo faccia resuperando l’interesse generale del Paese”.
“Questo nauseante gioco delle tre carte del premier, del Pdl, dei finiani e di alcuni deputati che volano da uno schieramento all’altro per chissà quale poco nobile motivo – conclude il segretario dei Comunisti Italiani – non fa altro che allontare i cittadini dalle istituzioni e, quindi, dalla politica. Una schifezza tutta interna allo schema svaloriale rappresentato dal berlusconismo”.
Raffaele Emiliano