Newnotizie al concerto di Francesco Guccini, contro Mr B. e il Natale

Francesco Guccini ha letteralmente sbancato il Mediolanum Forum di Assago, Milano. Non c’era un posto libero in tutto il palazzetto, davvero commovente il colpo d’occhio sul parterre dove tutti i fans dell’artista stavano ordinatamente seduti per terra. Giovani e meno giovani, un pubblico davvero trasversale, di ogni età.

Il cantautore modenese non si limita a cantare. Dopo un monologo iniziale di alcuni minuti, intervalla le proprie canzoni con altre parole, è un vero spettacolo nello spettacolo e il “Guccio” è un grande showman.
L’introduzione è dedicata quasi interamente al momento politico attuale, a “questi giorni di passione che ci separano dalla fatidica data del 14 dicembre”. Un’analisi partigiana ma dannatamente e necessariamente ironica. E a fianco ai problemi con i festini di Mr B. accosta il suo disamore verso il Natale e tutto il relativo corollario di pandori, panettoni, preparativi, festeggiamenti e quant’altro.

Tornando alla musica, lo spettacolo che Guccini offre è davvero emozionante, intenso, generoso. Tre ore ininterrotte spaziando dai classici entrati ormai di diritto fra gli evergreen della musica italiana a canzoni tratte da album più recenti.

Sul palco musicisti d’eccezione, non soltanto grandi professionisti ma, come lo stesso cantautore precisa, prima di tutto grandi amici: Juan Carlos «Flaco» Biondini (chitarre e seconda voce), Ellade Bandini (batteria e percussioni), Pierluigi Mingotti (basso elettrico e contrabbasso), Antonio Marangolo (sax e percussioni), Roberto Manuzzi (sax, fisarmonica, armonica e tastiere) e Vince Tempera (piano e tastiere). Musicisti che, al momento della presentazione ufficiale, sulla scia del recente caso Alemanno, diventeranno l’uno cugino di Guccini, l’altro suo zio, l’altro ancora cognato del cugino…

Uno spettacolo davvero straordinario dove spiccano le sue “Autogrill”, “Farewell” e “Eskimo”. Si omaggiano alcuni artisti nonché amici scomparsi. Sulle note di “Dio è morto” il ricordo corre al compianto Augusto Daolio. Si chiude, come sempre, con “La locomotiva”. In chiusura si raggiunge, indubbiamente, l’apogeo della catarsi collettiva dove tutti si uniscono al coro…e si è trattato davvero di tante, tantissime persone.

Newnotizie, presente al concerto, ha realizzato una photogallery, accessibile cliccando appena sotto la foto in alto a sinistra.

Pier Luigi Balzarini

Fotografie di Balzarini Pier Luigi, in esclusiva per Newnotizie