Thelin ritirato dal commercio: causa danni al fegato

La casa farmaceutica Pfitzer ha deciso volontariamente di ritirare dal mercato uno dei farmaci di sua produzione. Il medicinale in questione è il Thelin. Esso veniva usato per combattere gravi problemi ai polmoni o meglio per combattere l’ipertensione arteriale polmonare. Tale malattia è molto rara e progressiva. Colpisce circa 100.000 persone in tutto il mondo. Essa è caratterizzata da un aumento della pressione nelle arterie polmonari che può portare insufficienza cardiaca e morte prematura. Può manifestarsi in assenza di cause riconducibili alla malattia stessa o in associazione ad altre patologie come quelle del tessuto connettivo. In Italia la sua incidenza di mortalità oscilla dal 15 al 30%.

Il Thelin è stato messo sotto accusa quando si è riusciti a comprovare un suo legame con ben due decessi. Due pazienti, curati con questa particolare medicina, sono deceduti per grossi problemi al fegato. A scatenare la causa del decesso pare infatti che sia stato il farmaco della Pfizer. Un portavoce dell’azienda ha però voluto sottolineare come il prodotto, che è venduto in Europa, in Canada e in Australia, sia stato ritirato anche se le complicazioni al fegato scaturite come conseguenza alla somministrazione del farmaco: ‘occorrono raramente e in modo imprevedibile nei pazienti’.

Ai pazienti che utilizzano il farmaco o che hanno preso parte ai test è stato però sconsigliato di interrompere autonomamente e all’improvviso il trattamento. Il consiglio migliore per queste persone è senza ogni ombra di dubbio quello di non preoccuparsi troppo e di contattare il proprio medico.

A consolare tutti i malati vi sono però altre notizie. La più interessante per l’Italia è quella che riguarda la creazione di un gruppo di lavoro fra la regione Lombardia e l’azienda farmaceutica per uno studio iniziato nel novembre del 2009 e dalla durata di tre anni. Obiettivo della ricerca è il miglioramento dello screening della popolazione a rischio e l’anticipo della diagnosi della malattia in questione. Il progetto coinvolge tutti gli attori del sistema salute fra cui: le Istituzioni, i medici di medicina generale e le categorie di persone specializzate come possono essere i medici di medicina interna, i cardiologi, gli infettivologi, i pneumologi, i reumatologi e gli immunologi. Capofila dell’iniziativa è la divisione di cardiochirurgia del Policlinico San Matteo di Pavia.

Alessandra Solmi