Caro carburanti, Opec non aumenta la produzione di petrolio

L’Opec ha confermato le attese decidendo di mantenere invariate le quote di produzione di petrolio nonostante la recente crescita dei prezzi.

Lo ha annunciato a Quito, Ecuador, Wilson Pastor-Morris, presidente dell’Organizzazione, per il quale gli attuali prezzi del petrolio sono “adeguati per i produttori e per i consumatori”.

La decisione era stata ampiamente preannunciata dalle voci della vigilia, alimentate comunque dalle dichiarazioni dell’Iran, che non disdegnerebbe un prezzo del greggio sui 100 dollari al barile, ma lo sforamento della soglia psicologica dei 90 dollari registrata in questa settimana, la prima volta in due anni, ha riacceso tanti riflettori sul vertice di Quito.

Il segretario generale del cartello, Abdullah al-Badri, ha sottolineato che l’Opec “non vuole” che i prezzi del petrolio arrivino a 100 dollari al barile, ma non può intervenire se i prezzi crescono e i fondamentali di mercato sono bilanciati.

“Se c’è un problema con i fondamentali”, ha spiegato al-Badri nel corso di una conferenza stampa, “allora dovremo preoccuparci, ma se i fondamentali sono equilibrati, c’è abbastanza petrolio nel mercato e i prezzi schizzano a 147 dollari come è accaduto nel 2008, questo non è un nostro problema. E’ un problema di speculazione”.

Secondo molti osservatori, è possibile che l’Opec decida di aumentare la produzione di greggio nel prossimo anno, anche in vista di una possibile ripresa economica.

Il prossimo vertice, comunque, è in programma per il prossimo 1° giugno.

Intanto, sul fronte consumi energetici, l’Anigas fa sapere che i prelievi totali di gas a novembre sono stati più elevati rispetto allo stesso mese dello scorso anno, +0,7%.

Nello scorso mese sono stati prelevati 7.802 milioni di metri cubi di gas a fronte dei 7.796 di novembre 2009.

Per Luciano Buscaglione, direttore generale di Anigas, “positivo l’apporto sia del settore industriale sia degli impianti di distribuzione. Rimane invece sempre in controtendenza il comparto termoelettrico”.

Marco Notari