Coldiretti: l’importanza della ‘filiera corta’ e di ‘Campagna Amica’

Ieri alla Camera di Commercio di Livorno si è discusso del futuro del comparto agro-alimentare durante il convegno ‘’La filiera corta e i mercati di Campagna Amica’.

Promosso da Coldiretti,  l’incontro ha avuto come temi principali il ruolo dell’agricoltura, i mercati dei contadini, i finanziamenti al settore e gli sviluppi futuri, rimarcando il ruolo che le iniziative ‘filiera corta’ e ’Campagna Amica’ stanno avendo nel portare avanti i prodotti locali e una politica indirizzata ad una maggiore remunerazione dei produttori nostrani.

Per Roberto Nardi, presidente della Cciaa di Livorno, ”Non è possibile che per farsi un taglio di capelli siano necessari quasi due quintali di grano. C’è qualcosa che non va e dobbiamo intraprendere un difficile percorso di rieducazione del consumatore, abituato ormai ad avere il pomodoro tutto l’anno o a consumare cibi precotti. Diamo merito a Coldiretti di aver promosso, con i mercati di Campagna Amica, la diffusione dei prodotti legati al territorio e alla loro stagionalità, con un marchio ben preciso divenuto sinonimo di filiera corta. E la Camera di Commercio crede in questi progetti”.

In realtà con Campagna Amica si sta ottenendo anche un altro risultato, quello di garantire maggior reddito ai contadini, i “dimenticati” dall’intera filiera alimentare.

Roberto Franchini, direttore della Coldiretti di Livorno e Pisa, ha infatti ricordato che ”per ogni euro di prodotto pagato dal consumatore al produttore vanno soltanto 17 centesimi di entrata, neanche di reddito. Non solo, assistiamo anche a un doppio furto. La maggior parte dei prodotti venduti come italiani, in realtà non lo sono. Soltanto un terzo del latte che beviamo viene realmente dall’Italia. Con i mercati della filiera corta, invece, abbiamo la certezza che i prodotti siano veramente di un determinato territorio, il consumatore risparmia rispetto alla normale distribuzione e il contadino può avere un reddito maggiore”.

Anch’io ”sto spingendo per la filiera corta — ha fatto sapere Paolo Pacini, assessore provinciale all’Agricoltura — perché dobbiamo avere un senso di rispetto verso i prodotti del nostro territorio. Vanno bene i mercati dei produttori, ma dobbiamo puntare anche a portare i consumatori direttamente nelle fattorie, per capire anche dove e come si lavora. C’è bisogno di creare le condizioni per dare maggior reddito alle imprese, promuovendo la filiera corta, l’attenzione al territorio e costruendo un’agricoltura che sia portatrice di valori positivi come la genuinità dei prodotti, la stagionalità e la tracciabilità”.

La conclusione è toccata al presidente della Coldiretti di Livorno, Simone Ferri Graziani, che ha rimarcato le difficoltà legate alle normative molto restrittive che finiscono per penalizzare le imprese agricole.

”Siamo ancora in attesa — ha affermato — di un corner sugli scaffali della grande distribuzione per valorizzare i nostri prodotti, mentre adesso siamo costretti a veder arrivare nel nostro porto container di grano che viene dall’estero. Perché non promuovere i prodotti italiani al 100% ? Lanciamo anche la sfida degli ‘agriasili’, dove i genitori possono lasciare i figli nel pomeriggio per far riscoprire loro il mondo rurale”.

Oggi Campagna Amica è anche a Brescia, in piazza Loggia fino alle 19:00.

Per il presidente di Coldiretti Brescia, Ettore Prandini, “grazie a Campagna Amica, i cittadini avranno l’opportunità di acquistare direttamente dai produttori il meglio della brescianità più autentica. Inoltre, la genuinità si sposerà con la solidarietà. Nel mercato di piazza Loggia saranno previsti spazi riservati alla raccolta di contributi per l’iniziativa Telethon. Chi farà una donazione riceverà un chilo di mele”.

Marco Notari