Viaggiare con i piccoli, presentato il manuale per non “rovinarsi” il viaggio

Viaggiare con i bambini può essere un rischio se non si prendono le giuste precauzioni. Ma “non bisogna avere paura di viaggiare con i bambini. Bastano un po’ di attenzione ed un po’ di buonsenso“. E’ l’indicazione che ha dato venerdì a palazzo Chigi  il ministro del Turismo (nonchè mamma), Michela Vittoria Brambilla, alla presentazione del manuale “In viaggio con i bambini“curato da Gian Vincenzo Zuccotti e Luca Bernardo, direttori del Dipartimento materno-infantile rispettivamente dell’ospedale Luigi Sacco e del Fatebenefratelli di Milano.

La pratica guida, che si può scaricare da Internet (www.italia.it) o ritirare in versione cartacea nelle agenzie di viaggio, regala consigli semplici e pratici su come muoversi al meglio e in sicurezza con i figli al seguito. «L’obiettivo di questo vademecum è di ridurre al minimo imprevisti, consentendo ai bambini e alle loro famiglie di vivere l’esperienza della vacanza con massima serenità». Una vacanza intesa non solo come divertimento, ma anche come momento di coesione sociale, di crescita culturale e ancor più come momento di benessere psico-fisico, molto importante soprattutto per i più piccoli.

Il manuale è diviso in 4 parti di grande interesse, trattate con un linguaggio scorrevole e uno stile semplice e diretto. Si inizia con le vaccinazioni necessarie nella maggior parte dei Paesi in via di sviluppo, dove sono endemiche malattie fortunatamente rare nelle altre zone. Il secondo capitolo è dedicato alla valutazione dei rischi, che va fatta prima di mettersi in viaggio e dipende sia dal tipo di trasporto scelto che da fattori ambientali. La terza sezione si occupa invece di cosa mettere in valigia, dall’abbigliamento ai medicinali, e la quarta delle precauzioni da prendere una volta tornati a casa. Fondamentale è in quest’ottica una visita di controllo dal pediatra (soprattutto per i bambini affetti da patologie croniche), perché alcune malattie come malaria o parassitosi intestinale possono presentarsi anche a distanza di tempo.

Ogni anno infatti 18 milioni di italiani si recano all’estero e il 10 % dei viaggiatori sceglie mete tropicali e subtropicali, dove condizioni igienico-sanitarie, abitudini alimentari, clima e stili di vita sono diversi dai nostri. «Sono certa che questo libretto – conclude la Brambilla – aiuterà i genitori a trovare il giusto equilibrio tra l’esagerata disinvoltura che spinge taluni ad affrontare viaggi avventurosi senza preparazione adeguata e l’apprensione rinunciataria che indurrebbe altri a non varcare mai la porta di casa per timore di chissà quali conseguenze».

Adriana Ruggeri