La città di Roma ha ospitato ieri la presentazione ufficiale davanti alla stampa del nuovo film di Sergio Castellito. Mancano pochi giorni all’uscita nazionale che sfiderà i cinepanettoni. Sarà nelle sale italiane a partire dal 17 dicembre.
La pellicola, che è tratta dal libro di Mazzantini, è sceneggiata da Castellitto con la collaborazione della moglie. Lola Ponce ha dischiarato di aver rinunciao ai cinepanettoni per lavorare in questo film.
Nell’opera si narra la storia di una famiglia comune alle prese con una figlia adolescente innamorata di un uomo di 75 anni, interpretato dal grande Jannacci. “Il film – ha spiegato Castellito- ha un impianto British, da palcoscenico, in cui i vari personaggi – i genitori, gli amici coetanei dei genitori, gli amici della figlia – si muovono come in teatro“.
Tutti hanno dei caratteri molto particolari, sono delle maschere molto sopra le righe, scritte dalla Mazzantini con umorismo.
“La bellezza del somaro”, girato tra il Lazio e la Toscana, è riconosciuto un lavoro di grande interesse culturale nazionale dalla Direzione per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Italiano.
“Ho voluto fare una commedia alla Cechov, un film che facesse ridere e che fosse allo stesso tempo pieno di malinconia trattando un tema molto serio in forma di commedia: sarebbe stato facile raccontare l’innamoramento di una ragazza adolescente per un uomo anziano in termini drammatici, ma con Margaret abbiamo preferito farlo in forma comica“, ha commentato il regista.
Un film che molti considerano “troppo intelligente” perché sicuramente dotato di una scrittura ricercatissima. Per quanto riguarda il cast ci sono due importanti contributi: Marco Gallini e Fianfelice Imparato. Interpretano i ruoli dei due amici del protagonista. Barbora Bobulova veste i panni di una paziente della coprotagonista Laura Morante.
Il succo del film? Tutto è accettabile, ma non la vecchiaia. Un’idea intelligente che condiziona il perfezionismo brillante di situazioni e dialoghi. Secondo alcune critiche, mancherebbe qualche sporcatura. Altro punto debole sarebbe, secondo alcuni, il banale sentimentalismo nel momento della verità: tra fidanzato ‘vecchio’e genitori della ragazza.
Durante la conferenza stampa viene chiesto a Castellitto se non consideri il film troppo “modaiolo” e condizionato dalla scrittura della Mazzantini e lui risponde, ironicamente, che trova Castellitto un ottimo attore, che la regia sia eccellente, il film geniale e che la Mazzantini non si possa considerare un ingombro, ma un privilegio.
Cosmo de La Fuente