Parafrasando un vecchio motivetto, potrebbe dirsi: “Bongo Bongo, in finale ci va il Congo”: ad Abu Dhabi la sorpresa è arrivata: il Mazembe, squadra congolese campione d’Africa, ha sconfitto 2-0 i quotatissimi brasiliani dell’Internacional Porto Alegre, vincitori della Libertadores. Un risultato inatteso che proietta per la prima volta una squadra africana nella finale del Mondiale per club.
Ora i congolesi attendono la vincente della sfida di domani tra Inter e Seongnam.
Primo tempo – Ritmi elevati sin dai primi secondi: partono fortissimo i brasiliani, che creano 3 occasioni nitide con Sobis: due volte l’attaccante ex Palmeiras calcia alto, nell’altra circostanza Kidiaba, il portiere del Mazembe, si supera e respinge un tiro da distanza ravvicinata dell’attaccante avversario.
Il Mazembe si rende vivo in zona offensiva con due insidiosi tiri dalla distanza.
Ma l’Internacional crea tanto: al 18° un colpo di testa di Indio viene parato, in qualche modo, dal poco elegante, ma efficace nell’occasione, Kidiaba. Ed è ancora la squadra allenata da Celso Roth ad andare vicina alla rete al 21° con un colpo di testa di Tinga che non inquadra lo specchio.
Dopo i primi 20 minuti di grandissima intensità, la partita cala di ritmo: per un’emozione ci vuole il 44° con una girata acrobatica di Wilson Mathias fuori misura.
Il primo tempo si conclude con uno scialbo 0-0, frutto della buona difesa congolese che ha retto alle sortite offensive brasiliane.
Secondo tempo – Il Mazembe prova una sortita in avvio di ripresa: Kaluyitiuka prova dalla distanza: il tiro è deviato e non finisce lontano dal palo della porta di Renan.
Al 53° la sorpresa: la squadra africana passa in vantaggio. E’ Kabangu, marcato in maniera troppo blanda dai difensori brasiliani, con un bel destro a giro da dentro l’area a siglare il gol dei congolesi: 1-o Mazembe.
Al 58° occasionissima Internacional con Sobis che solo in mezzo all’area tira di sinistro: conclusione centrale, Kidiaba respinge.
La squadra di Porto Alegre si riversa in avanti: è ancora Sobis ad avere la Chance buona, ma la sua incornata finisce alta.
Poi è Giuliano, al 69° ad avere un’occasione d’oro: solo davanti al portiere inrocia col sinistro, superlativo l’estremo difensore africano.
Il Mazembe prova a rendersi insidioso con un paio di ripartenze, ma l’Internacional attacca a pieno organico: D’Alessandro non sfrutta un’ottimo schema da punizione, ciabattando la conclusione da centro area.
Congolesi pericolosi con un calcio piazzato di Kabangu: Renan è attento e devia in angolo.
I brasiliani ci provano con tutte le loro forze e chiudono: si spinge in avanti Nei, la bordata da fuori del terzino non ha fortuna.
E, mentre i sudamericani si scoprono, il Mazembe punisce ancora: Kaluyitiuka punta la difesa avversaria e lascia partire un rasoterra velenoso che s’infila alle spalle di Renan: all’85° il risultato è 2-0 e la partita è in cassaforte.
E finisce così: con i brasiliani increduli e i festosi congolesi (da segnalare il rito di ogni inizio tempo con la squadra raccolta in preghiera sulla linea di porta) che esultano per un risultato epico.
Una vittoria inaspettata e arrivata più per demeriti dei sudamericani che per lodevoli iniziative degli atletici congolesi, ben protetti dal folkloristico ma efficace, seppur stilisticamente inguardabile, portiere Kidiaba.
Ma è giusto così: il calcio (come il mondo) è bello perchè è vario.
Edoardo Cozza