Voto di fiducia: Roma blindata

Per Roma quella di oggi non sarà un giornata semplice. Mentre all’interno del Parlamento ci si accinge a votare la fiducia al Governo, decidendo così le sorti del Paese (forse), la Capitale si adopera per fronteggiare tutta una serie di problemi collaterali.

Il voto in Parlamento, si pensa, finirà in ogni caso per generare proteste che andranno arginate e controllate. Il centro di Roma, specialmente quello che riguarda le aule parlamentari, il Quirinale e Palazzo Chigi, è stato per l’occasione tramutato in ‘zona rossa’. Si vuole infatti impedire che gruppi di studenti manifestanti e di lavoratori – già riuniti in mattinata – possano raggiungerlo nel cercare di portare le proprie proteste più vicine all’attenzione dei politici. Sono centinaia gli agenti sistemati a protezione dell’area. Secondo alcune indiscrezioni, le forze dell’ordine temono che gli anarchici possano effettuare assalti improvvisi rivolti contro i parlamentari.

Proprio per minimizzare le possibilità di un contatto con i manifestanti, i deputati e i senatori sono stati invitati a presentarsi all’interno delle rispettive aule in anticipo rispetto all’inizio dei lavori.

La manifestazione nel centro della Capitale avrà circa 50mila partecipanti, tra studenti, gente arrivata da Terzigno, associazioni antirazziste, comitati dei terremotati, metalmeccanici e centri sociali. Manifestazioni studentesche sono però previste in tutta Italia, non solo a Roma. Napoli, Milano, Torino, Trapani e altre città vedranno le proprie strade invase da ragazzi che protesteranno contro l’attuazione della riforma Gelmini.

A Milano circa 100 studenti sono riusciti a penetrare dentro la Borsa di Piazza Affari. Fermati dal servizio di sicurezza, i ragazzi hanno alzato uno striscione che recitava: “Accozzaglia di affaristi, razzisti, ladri, mafiosi. Fund our future. Dovete darci il denaro”.

Gianluca Bartalucci