Dopo l’abolizione dell’articolo che vietava gli ordini di scuderia, l’introduzione del Kers e dell’ala mobile, ora è tempo di ulteriori regole e limiti. La FIA pare essere sempre più decisa a diventare l’indiscusso arbitro di questo gioco, capace di decidere e punire a sua mera descrizione. Un regolamento che via via diviene sempre più dettagliato, non lasciando nulla al caso neppure nelle questioni lontane dagli eventi in pista. Una delle novità che destano maggiore attenzione è infatti il cosidetto “coprifuoco dei meccanici“. Negli ultimi tempi gli uomini del box sono stati costretti più di una volta a lavorare sino a notte fonda o mattina presto, causa danni rimediati dopo un incidente oppure nella disperata ricerca di una messa a punto ottimale. D’ora in poi tutto ciò non potrà più avvenire visti che la Federazione ha emanato un articolo che non lascia spazio a dubbi.
Da mezzanotte sino alle sei del mattino tutti i meccanici di ogni scuderia iscritta non potranno in alcun modo intervenire sulla vettura. Che sia un problema tecnico o di riparazione, il lavoro potrà riprendere solo dopo l’orario stabilito, lasciando quindi il tempo per riposarsi ed evitando orari di lavoro umanamente impossibili. Una decisione giusta visto che troppe volte questi persone sono stati costrette ad intere notti in bianco, arrivando al fatidico giorno della gara completamente stremati. Un’altro fatto importante è l’aumento minimo della durata del cambio. Da quattro gare per il 2010, alle cinque del 2011. Un fattore in più che le scuderie dovranno calcolare obbligatoriamente per evitare pesanti ritiri in ottica punti iridati.
Infine vi è anche una nuova norma che interessa il comportamento dei piloti durante la corsa. Come cita il nuovo paragrafo: ” Manovre in grado di ostacolare altri piloti, ad esempio più di un cambio di direzione per difendere la posizione, o spingere un pilota oltre il limite della pista, così come ogni altro anormale cambiamento di direzione, non sono permessi“. Un chiara presa di posizione ispirata certamente dal sorpasso di Barrichello ai danni di Schumacher in Ungheria. Severità e fermezza, la Federazione detta legge e tutti sono costretti ad obbedire. Anche se, come dice un famoso detto, le regole sono fatte per essere infrante.
Riccardo Cangini