Sampdoria, Garrone irrefrenabile: Gasparin lascia la dirigenza

Sono giorni tristi per la Sampdoria che domani avrà la sentenza ultima sul caso Cassano: da poche ore è arrivata l’ufficialità che Sergio Gasparin, direttore generale della squadra blucerchiata, arrivato quest’estate per sostituire Beppe Marotta, non è più un dirigente della Sampdoria.

La decisione di rescindere il contratto è arrivata dopo la sconfitta a Brescia contro la squadra di Beretta (1 a 0 su punizione di Cordova) mentre Gasparin si aggirava per il Rigamonti con sguardo assente e abbattuto. Tra le motivazioni inutile far presente che ci sia il caso Cassano: con l’avvicinarsi della sentenza di domani la maggior parte delle voci, e la maggior parte dei benpensanti, ipotizzano che non verrà concessa la risoluzione del contratto, ma sarà data soltanto una salata multa per Cassano e una sospensione con effetto retroattivo; questo significherebbe che il talento di Bari potrebbe tornare in campo già domenica sera nel derby, per chi vuole sognare, mentre per chi vuole rimanere con i piedi a terra significa che Cassano tornerebbe disponibile a Gennaio, con Garrone pronto a cederlo anche in regalo.

Con la dirigenza oramai rassegnata da quella che sembra una decisione più che ovvia, Gasparin pare abbia consigliato a Garrone ci lasciarsi andare e accettare il ritorno in squadra di Cassano, dato che in rosa vi sono solo tre attaccanti e due di questi hanno leggermente deluso. Al presidente questi consigli non sono andati giù e soprattutto non è andata giù la richiesta, sempre da parte di Gasparin, di poter avere più controllo sulla società, quasi come faceva Marotta in precedenza. I legali ora sono già al lavoro per la rescissione del contratto triennale mentre come nuovo direttore generale verrà assunto Antonio Guastoni, consigliere alla ERG, bravo aziendalista ma sicuramente non un uomo di calcio.

Resterà in dirigenza Doriano Tosi, invece, arrivato in coppia con Gasparin dall’Udinese, ma non è impensabile un suo abbandono per seguire il collega. Gasparin nel frattempo non rilascia interviste e lascia tutto in mano a Garrone rimandando ogni domanda a lui. Intanto a Genova l’aria è davvero pessima: domenica c’è il derby e ad arrivarci c’è una squadra che ha perso il suo talento più grande, il suo direttore generale, l’Europa e diverse ambizioni; in compenso però ha trovato un Presidente che non cederà all’orgoglio aziendalista.

Mario Petillo