Scontri Roma: i comunisti ricordano le molotov del ‘sindaco ipocrita’ Alemanno

Alemanno protesta per le scarcerazioni? Cosa dice il sindaco di Roma di se stesso, quando, come riporta ‘corriereromano.it’, nel 1982 fu arrestato con l’accusa di aver lanciato una bomba Molotov contro l’ambasciata dell’Unione Sovietica a Roma, scontando 8 mesi di carcere a Rebibbia, e poi assolto per non aver commesso il fatto (come testimonia l’Ansa del 15 maggio 1988)?
Oppure, quando, il 29 maggio 1989, insieme ad altri militanti del Fronte della Gioventù, fu arrestato a Nettuno e scarcerato dopo pochi giorni, per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata, e tentato blocco di corteo ufficiale in occasione della visita del Presidente degli Usa George H. W. Bush al cimitero di guerra americano (come testimonia l’Ansa del 29 e 30 maggio 1989)? Dal Sindaco meno ipocrisia“. E’ il giudizio che giunge dalla segreteria nazionale del PdCI-FdS, in seguito alle vive proteste con cui ieri il sindaco Alemanno ha accolto la notizia della scarcerazione di alcuni giovani presunti autori dei disordini avvenuti a Roma martedì scorso.
“Alimentare le tensioni con dichiarazioni come la sua – sostiene Alessandro Pignatiello, coordinatore della segreteria dei Comunisti Italiani – non fa altro che buttare benzina sul fuoco. Bene farebbe invece ad indagare sul disagio sociale che anche la città di Roma vive e porvi quindi soluzioni concrete”.
Raffaele Emiliano