“Io sono tre mesi che dico che l’unica igiene è andare al voto: abbiamo perso tempo, dando il tempo agli altri di organizzarsi“. A riferirlo è il leader del Carroccio Umberto Bossi, che ai cronisti che gli chiedono se l’Italia è pronta per il voto, risponde secco: “Sì, è un alibi quello della crisi economica”.
Al leader leghista fa eco il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, secondo il quale in assenza di una “maggioranza forte”, “è meglio andare al voto”.
Il destino dell’esecutivo – spiega il ministro dell’Interno – “dipende da molte cose”.
“Ci sono ancora delle incognite – sottolinea il titolare del Viminale – e penso che nelle prossime settimane queste incognite si potranno sciogliere”. “Se si scioglieranno positivamente, cioè se si ricostituirà una maggioranza forte e stabile su cui fare affidamento – aggiunge Maroni – si può continuare, altrimenti è meglio andare al voto“. Il leghista è certo anche sui tempi di una tale operazione: “Si può fare rapidamente – assicura – e senza però compromettere l’approvazione dei decreti legislativi di attuazione del federalismo”.
Il Ministro si sofferma infine sull’ipotesi di allargamento della maggioranza all’Udc, che “è una delle incognite che sono ora nelle valutazioni del presidente Berlusconi”. “Ci affidiamo alla sua saggezza e alla sua abilità – conclude – e, alla ripresa, dopo la chiusura per le feste natalizie, si farà il punto”.
Raffaele Emiliano