Il Teatro di Roma vuole risollevarsi: così Regione, Provincia e Comune, che si occupano di finanziare la struttura, hanno nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, con presidente Franco Scaglia, e lo scorso sabato come nuovo direttore l’attore e regista Gabriele Lavia: “Il mio obiettivo è quello di far crescere il numero di abbonamenti del teatro Argentina, ma prima di tutto vorrei cercare di mettere in piedi una compagnia stabile, che potrebbe essere il motore di molte attività di questo teatro” ha detto Lavia, che ha poi aggiunto: “Farò delle mie regie sicuramente, ma vorrei anche aprire il teatro alla musica e alla danza. Tutto dipenderà, naturalmente, dalle risorse a disposizione“.
Il neopresidente del Teatro di Roma Franco Scaglia ha spiegato: “Sogniamo di far diventare il teatro Argentina un luogo sempre più importante e aperto non solo al mondo del teatro, ma anche alla letteratura, alle arti: un vero centro culturale della città e della regione, sempre aperto, in grado di attrarre il mondo giovanile”.
Regione, Provincia e Comune hanno un obiettivo comune per il futuro del Teatro : “D’ora in poi può cominciare una grande stagione in questo teatro, che noi vogliamo recuperi una centralità nella vita della città, diventando un punto di riferimento anche nazionale. – ha detto il sindaco Alemanno – Vorremmo che il neodirettore qui all’Argentina ridia forza di attualità alla tradizione teatrale classica, in modo da coinvolgere i giovani. E sicuramente il Teatro di Roma avrà un ruolo importante nelle celebrazioni per i 150 dell’Unità d’Italia”.
“In particolare – ha sottolineato il presidente della Commissione Cultura di Roma Capitale, Federico Mollicone – intendo porre l’accento positivo su quanto detto dal Presidente Franco Scaglia rispetto alla volontà di rilanciare il Teatro di Roma, ultimamente caratterizzato da una identità confusa e appannata, anche grazie al progetto, sostenuto in particolare dal Vicepresidente Massimo Pedroni, che lo vorrebbe Teatro Nazionale per la diffusione e la promozione dei classici. Tutto questo senza abdicare alla volontà di aprire all’innovazione e alla sperimentazione dei nuovi linguaggi teatrali, utilizzando in particolare la struttura del Teatro India. Temi importanti – prosegue Mollicone – che la nuova e prestigiosa direzione artistica di Gabriele Lavia dovrà affrontare nel prossimo futuro, unitamente alla questione dell’istituzione di una compagnia stabile, in grado di portare il marchio del Teatro di Roma negli altri teatri nel Lazio e in Italia, e a quella della ridefinizione di un cartellone che affermi maggiormente i classici: ossia il cuore e l’origine della cultura teatrale italiana ed europea”.
Martina Guastella