Nove automobilisti su dieci usano il cellulare durante la guida

Secondo il rapporto Aci Censis 2010 presentato a Roma dai presidenti di Aci, Enrico Gelpi e del Censis, Giuseppe De Rita, l’87,8% degli automobilisti ammettono di distrarsi spesso con il cellulare mentre guidano.

Fra le infrazioni la sosta vietata e’ la piu’ praticata (27,8%) seguita da eccesso di velocita’ (23,5%) e parcheggio in doppia fila (21,7%). L’indisciplina e’ piu’ diffusa fino a 35 anni: piu’ del 30% supera i limiti di velocita’, il 23,5% guida senza cintura, il 23,3% non telefona col vivavoce, e il 4% guida anche in stato di ebbrezza. Per la sicurezza, cresce la percezione di una cattiva manutenzione delle strade (8,5% rispetto al 7,8% del 2009) e dell’inefficienza della segnaletica (3,9 rispetto al 2,9 del 2009). Lo stato del manto stradale non soddisfa, in tutto o in parte, il 63% degli intervistati. Prevalgono i giudizi critici (52,2 per cento) anche sul nuovo Codice della strada, in particolare sui limiti di velocita’, carenti per il 66,1%. L’indagine rivela anche un diverso atteggiamento nelle fasce di eta’: una maggiore austerita’ per la guida in stato di ebbrezza sarebbe giudicata favorevolmente dal 77% degli automobilisti, soprattutto i piu’ anziani, ma quasi un terzo (32,4%) fra chi ha meno di 29 anni vorrebbe norme meno rigorose.

All’interno dello studio emergono anche altri dati interessanti. Gli italiani si confermano un popolo di automobilisti, ma a causa della crisi sono costretti a ridurne l’uso. È soprattutto il costo della benzina ritenuto troppo alto ad alimentare un assurdo paradosso: per gli spostamenti più brevi non si rinuncia all’auto, mentre per le lunghe percorrenze si predilige il mezzo pubblico. Così facendo, le famiglie riescono a ridurre la spesa per la gestione della vettura (-3% rispetto al 2009, per un totale di 3.191 euro).

L’auto rimane, in ogni caso, il mezzo preferito per il 90,4% della popolazione.

Stefano Bernardi