Da tempo la Cgil dell’Umbria ha affrontato la complessa situazione dei precari, che interessa circa 50 dipendenti della Provincia di Perugia, assunti con contratto a tempo determinato, che fra l’altro sono collocati in servizi fondamentali nel rapporto con l’utenza (disoccupati, disabili, immigrati).
“Riteniamo la stabilizzazione dei suddetti una scelta prioritaria in tutti gli enti sia pubblici che privati e pertanto con la presente richiediamo un urgente incontro, da tenersi in tempi brevissimi, per riaprire il percorso di stabilizzazione di questi lavoratori, un percorso che non può peraltro essere derubricato solo con la giustificazione della mancanza di risorse”. E’ quanto si legge nella lettera aperta inviata al presidente e al vicepresidente della Provincia di Perugia. La missiva in questione porta la firma di Mario Bravi, segretario Cgil Umbria, e Vanda Scarpelli, della Fp Cgil regionale.
Quanto richiesto è determinato dal mandato avuto a seguito di un incontro effettuato con una delegazione di lavoratori iscritti e con le rappresentanze della Fp Cgil regionale e provinciale, oltre che con la presenza del segretario generale della Cgil dell’Umbria, Mario Bravi, nonché del responsabile aziendale Cgil della Provincia di Perugia.
Secondo i sindacati, la stabilizzazione di questi lavoratori non è solo la giusta risposta al problema del “precariato”, ma è la necessaria sintesi e l’unica risposta possibile alla necessità di tutelare i servizi pubblici, quei servizi che si preoccupano dei soggetti più deboli della società, in una situazione come l’attuale che rischia di vedere sempre più emarginati e penalizzati proprio i disabili, gli immigrati e i cassaintegrati .
Dalla Cgil annunciano, infine, che l’iniziativa per la stabilizzazione dei dipendenti pubblici della Provincia fa parte della grande mobilitazione che la stessa Cgil intraprenderà nei primi mesi del 2011 con una “Marcia del lavoro” che interesserà tutto il territorio.
Mauro Sedda