Nel corso del 2010 vi è stata una forte diminuzione delle assenze per malattia dei dipendenti pubblici, una tendenza costante che si è consolidata mese per mese. Il monitoraggio, effettuato dal ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione con la collaborazione dell’Istat (con la Conferenza dei presidenti delle Regioni, l’Anci e l’Upi), conferma come la legge n. 133/2008 abbia ridotto in misura significativa i giorni di assenza per malattia.
Dalla rilevazione, che si basa sui dati trasmessi in via telematica a Palazzo Vidoni da 4.452 amministrazioni pubbliche, emerge che rispetto allo stesso mese del 2009, a novembre le assenze per malattia dei dipendenti pubblici sono diminuite del 21,2% (le giornate medie di assenza sono pari a 0,87 per dipendente). Si sono inoltre evidenziate riduzioni sia degli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni (-12,3%) sia delle assenze per altri motivi (-6,3%). Si tratta come al solito di stime riferite al complesso delle amministrazioni pubbliche ad esclusione dei comparti scuola, università, pubblica sicurezza e vigili del fuoco.
” A due anni e mezzo dalla sua approvazione (legge 133) – si legge in una nota – la riduzione media delle assenze per malattia procapite dei dipendenti pubblici è infatti pari a circa 35%. Un dato che corrisponde a 65.000 dipendenti in più ogni anno sul posto di lavoro“. Con riferimento alle assenze per malattia, nello scorso mese di novembre le riduzioni più significative del fenomeno sono state registrate negli enti di previdenza (-35,2%), nelle amministrazioni provinciali (-27,4%), nelle Regioni e Province autonome (-26,8%), nelle Aziende sanitarie locali (-24,2%).
Nelle diverse macro-aree del Paese le assenze per malattia registrano ovunque forti contrazioni: –27,2% nel Nord-Est, –23,4% nel Mezzogiorno, –23,3% nel Nord-Ovest e -16,3% nel Centro. Tra i casi più significativi di cali delle assenze spiccano i dati del ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (-43,1), del ministero della Salute (-27,9), del Ministero dell’Ambiente (-25,4) e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (-24). Le Regioni e le Province autonome in cui si registrano le diminuzioni più marcate sono invece Liguria (-48,1), Provincia autonoma di Trento (-38,2), Campania (-38,1), Piemonte (-37,5), e Abruzzo (-37,3). Quanto alle Province, clamorose riduzioni del fenomeno si registrano in quelle di Bari (-82,2 ), Reggio Emilia (-67,2 ) e Vercelli (-62,4 ).
Le nuove regole volute dal ministro Renato Brunetta hanno modificato strutturalmente i comportamenti dei dipendenti pubblici, favorendo una condotta di maggiore responsabilità, ispirata a principi di correttezza professionale e riconoscimento del merito. Come si legge nella nota “i tassi di assenteismo del settore pubblico si sono così riallineati a quelli del settore privato: un successo che si traduce in una maggiore qualità e quantità dei beni e dei servizi pubblici erogati ai cittadini”.
Adriana Ruggeri