Continua la tendenza al rialzo dei prezzi di benzina e diesel.
Tra venerdì e oggi – da un’indagine di Quotidiano Energia – IP, Tamoil e TotalErg hanno ritoccato i prezzi raccomandati dei due carburanti aumentandoli di un centesimo nel primo caso e di 0,5 centesimi negli altri due.
Sul territorio si registrano rialzi generalizzati sui prezzi medi praticati e valori che, nella media nazionale, superano, per alcune compagnie, 1,47 euro al litro per la benzina e 1,35 per il diesel.
In alcuni impianti del Sud la verde sfiora quota 1,5 euro al litro, mentre il gasolio viaggia verso quota 1,38 euro. Il Gpl, invece, si posiziona tra lo 0,736 euro dell’Eni e lo 0,759 degli impianti Q8.
Una parziale giustificazione per i continui rincari della benzina potrebbe essere il prezzo del petrolio, volato ai massimi da due anni nelle contrattazioni a New York, in un trend rialzista a causa dell’ondata di freddo che sta paralizzando l’area orientale Usa. Il barile è arrivato fino a 91,88 dollari, +0,4%, ai massimi dal 7 ottobre 2008, con temperature in netto calo e tormente di neve che stanno investendo la costa est degli Usa.
Scongiurato, però, lo sciopero selvaggio proclamato nei giorni scorsi dai benzinai contro il mancato rinnovo del bonus fiscale nel decreto Milleproroghe.
I benzinai, infatti, oggi pomeriggio hanno incontrato il ministro Paolo Romani presso la sede milanese del ministero dello Sviluppo economico per siglare l’accordo col Governo sul bonus fiscale, facendo rientrare le minacce degli scorsi giorni.
Il 23 dicembre la presa di posizione della categoria era stata ribadita: “Se il governo non dovesse confermare il bonus ci riserviamo la proclamazione dello sciopero nazionale durante le festività natalizie”.
I gestori, infatti, avevano lamentato che, “nonostante la piena disponibilità manifestata dalla categoria ai tavoli ministeriali tesi a predisporre una sostanziale riforma del settore e a un conseguente contenimento dei prezzi, nessuno degli impegni sottoscritti abbiano avuto concreta attuazione” nel decreto Milleproroghe.
Marco Notari