Meningite, isolato un caso a Rossano

È in isolamento al reparto di rianimazione dell’ospedale di Rossano Calabro, in provincia di Cosenza, il 40enne a cui è stata diagnosticata la meningite dopo essersi sentito male improvvisamente qualche giorno fa.

In coma farmacologico e, sembra, in lieve miglioramento anche se con andamento lento, il 40enne ha scoperto di essere affetto da meningite dopo il ricovero e gli accertamenti effettuati nel nosocomio calabrese.

I sanitari ora stanno indagando sulle origini dell’infezione.

La meningite, ricordiamolo, è una malattia infiammatoria delle membrane che rivestono l’encefalo e del liquido cerebro-spinale, il liquor. Le membrane principalmente colpite sono la pia madre e l’aracnoide.

La causa è, solitamente, di natura infettiva, dipendente da batteri, virus, miceti e parassiti, o da un agente fisico o chimico. La malattia, ancora, può anche manifestarsi come una risposta ad un’invasione da parte di neoplasie o a malattie autoimmuni.

Le forme più note di meningite sono quella acuta e quella cronica. La meningite è definita acuta quando il quadro clinico si manifesta entro poche ore o giorni; è cronica quando i sintomi si protraggono per settimane o mesi.

Le conseguenze del malore sono legate all’agente patogeno.

Generalmente la meningite di origine virale è meno severa e si autolimita, quasi sempre, senza specifici trattamenti, mentre la meningite batterica può manifestarsi in modo estremo e può dare luogo a danni cerebrali, perdita dell’udito o problemi nell’apprendimento.

Nel caso della meningite batterica è molto importante identificare l’agente patogeno per poter utilizzare il farmaco adatto, efficace, ed evitare in questo modo l’espandersi dell’infezione. Nel caso di forme batteriche, inoltre, l’incidenza della mortalità è spaventosamente maggiore.

Marco Notari