Strage a Vibo Valentia: 5 persone uccise, un uomo si costituisce, “Sono stato io”


Un agguato che è costato la vita a 5 persone nel Vibonese: Domenico Fontana, 71 anni, e i suoi quattro figli, Pasquale, 37 anni, Pietro, 36 anni, Emiliom 32 anni, e Giovanni, il più piccolo, di soli 19 anni.

La strage è avvenuta nella masseria di famiglia, forse erano in due a sparare contro i cinque uomini, mentre sono salve le donne di casa: la moglie di Domenico e la figlia erano altrove al momento dell’agguato.

È accaduto alle 17 di questo pomeriggio a Scaliti, una frazione di Filindari.

In serata, un uomo, Ercole Vangeli, 42 anni, si è costituito. “Sono stato io”, ha riferito alle forze dell’ordine. Gli inquirenti, però, pensano che l’uomo non abbia agito da solo, bensì con l’aiuto di un complice: i cinque sono stati uccisi in posti differenti e con due pistole, una calibro 9 e una 7,65.

La moglie di Domenico, e madre dei quattro ragazzi uccisi, ha ritrovato i corpi insanguinati e ha tentato di rianimare uno dei figli, Emilio, che è morto durante il trasporto in ospedale.

L’uomo che si è costituito in serata avrebbe riferito di una lite per la proprietà dei pascoli e dei terreni: è proprietario di una masseria confinante con quella delle vittime.

La strage avvenuta questo pomeriggio è solo l’ultimo episodio di violenza avvenuto a Vibo Valentia, provincia calabrese dove si conta il maggior numero di crimini avvenuto durante l’anno appena trascorso.

In particolare, la frazione di Filandari risulta essere un posto poco tranquillo: solo una settimana fa, 20 dicembre, è stato collocato un ordigno davanti all’autosalone di Giuseppe Maccarone, che si era rifiutato di pagare il pizzo. L’uomo, poi, aveva dichiarato la resa: “Mollo tutto, non ha senso continuare a fare l’eroe”.

Appena il giorno dopo, è stata danneggiata l’auto dell’ex sindaco, Domenico Talotta, il quale partecipava ad un funerale ad Arzona, centro del Vibonese.

Carmine Della Pia