F1, apprensione in casa Red Bull

Non certo un inverno tranquillo per la squadra campione del mondo. Dopo la particolare lettera di auguri indirizzata direttamente ai rivali di Maranello, sia Mosley che lo stesso Newey non hanno certo aiutato a rendere il clima festante e spensierato. Tutto è iniziato con le ormai celeberrime esternazioni da parte dell’ex presidente FIA Max Mosley. Dopo aver riservato una “sana” dose di critiche a Montezemolo e alla sua gestione in Ferrari, l’attenzione si è focalizzata su un’altra squadra protagonista del mondiale appena concluso, la Red Bull. Gli uomini della celebre bevanda energetica infatti sono colpevoli di non aver rispettato il tetto massimo di spesa in un anno, vincendo senza rispettare le regole.

Un fatto non certo di lieve entità, visto che tale accordo non solo è imposto dalla Federazione, ma è stato siglato dopo un accordo con tutti i team partecipanti al mondiale. Una regola comune per evitare l’eccessivo innalzamento dei costi, fatto sempre più vitale data la grave crisi che sta colpendo il mondo intero. A quanto pare però l’essere così vicini alla conquista del titolo è stata una attrazione troppo grande per potervi resistere, ed allora la squadra ha “gonfiato” la propria spesa oltre il massimo consentito. Se tutto ciò fosse poi ufficialmente provato, allora si dovrebbe ricorrere a sanzioni in base al “principio di lealtà sportiva” (articolo 151-c del regolamento). Si andrebbe perciò dalla classica multa sino addirittura alle revoca del titolo. Una notizia che non può far dormire sogni tranquilli.

Adrian Newey inoltre anticipa che nel 2011 la RB7 (il nome della nuova monoposto) non è sicuro che possa essere così competitiva come la sua predecessora: ““Penso sia impossibile fare dei pronostici. Le cose possono cambiare molto velocemente inFormula 1. Se i nostri avversari faranno un lavoro migliore nel corso dell’inverno, allora la situazione sarà diversa“. Persino l’ingegnere più geniale e vincente nella storia delle corse non è sicuro del progetto portato avanti. Chi vince è sempre in continua pressione. L’attenzione mediatica aumenta e ogni piccola questione diviene delicata e fondamentale per l’immagine. Il prezzo da pagare per essere i migliori.

Riccardo Cangini