Microsoft Kinect 3D Camera in Radiologia Forense

Tecnologia che ci fa vivere, giocare, comunicare, innovare, scoprire e forse anche distrarre.

Tecnologia che ci fa andare nello spazio alla caccia del buio più profondo oppure ci fa sognare di trovare ‘particelle di Dio‘ che ci diano una risposta in grado di placare un po’ il desiderio unico ed umano di sapere ed andare oltre.

Tecnologia che ci fa scoprire criminali, spie internazionali e finisce sui giornali in scandali politici grazie al cloud computing ed al crowdsourcing, aka Wikileaks.

In un’epoca in cui si muove un braccio e la TV, che fino a ieri serviva per il telegiornale e Sanremo, riconosce ciò che stiamo facendo e ci fa interagire con la parte virtale di noi (il nostro avatar quasi umano) non si può mancare di studiare e capire ciò che sta facendo la Medicina.

Pochi giorni fa abbiamo affrontato tematiche di Realtà Aumentata ed utilizzo della Telepresenza in ambito chirurgico, inutile e quasi banale ricordare cosa può fare il mondo della terza dimensione in ambito medico in generale. Una branca affascinante della medicina forense è la radiologia forense.

In radiologia forense le lastre vengono utilizzate per identificare corpi estranei presenti in cadaveri umani o altro tipo di ingiurie. Fondamentale nella ricerca di segni di violenza sui minori e sui bambini, nella individuazione di casi di negligenza medica e nella definizione di ‘età biologica’ nei casi di disputa legale. La comparazione tra referti radiologici ante-mortem e post-mortem è una delle attività frequenti per la corretta assegnazione di identità.

Ogni giorno le scoperte scientifiche permettono di fare passi da gigante e tra questi pioneri riportiamo l’Istituto di Medicina Forense dell’Università di Berna in Svizzera che ha in corso di sperimentazione il progetto di ricerca Virtopsy (Virtual Autopsy). Tra i vari ed importantissimi scopi di questo progetto sottolineiamo l’utilizzo della tecnologia 3D per la ricostruzione di immagini e tipologie di scenari forensi, l’analisi di radiografie con il minor numero di interventi autoptici.

L’istituto ha brevettato un sistema che permette di far interagire Microsoft Kinect 3D Camera al software di Images Processing che gestisce in modo multidimensionale le immagini prodotte da strumentazioni tipo scanner, strumenti ad ultrasuoni, apparecchiature mediche per la radiologia. L’unione delle funzionalità presenti in Kinect tra le quali la gestione Voce dei comandi e la potenza grafica del software di Virtopsy permette di interagire in maggior sicurezza nella diagnostica e nella individuazione delle tematiche di Radiologia Forense e anche Medicina Generale.

Natascia Edera