Parentopoli ed ex Nar imbarazzano l’Atac e Alemanno

L‘Atac, la società municipalizzata di Roma che gestisce il trasporto pubblico della Capitale, non rinuncia a far parlare di sè. Dopo lo scandalo “Parentopoli“, che ha allungato pesanti ombre sull’amministrazione che avrebbe favorito l’assunzione di amici e parenti a chiamata diretta all’interno dell’azienda, un nuovo scandalo rischia di minare la credibilità della società. E del Comune.

A dare il ‘la’ al nuovo polverone capitolino è stato Francesco Bianco, dipendente Atac con il “vizio ” di Facebook. Da ex Nar (terrorista dell’estrema destra), Bianco avrebbe risplolverato la terminologia e le competenze acquisite nei tempi degli antichi “fasti” giovanili per esprimere il suo personale commento alle proteste studentesche consumatesi a Roma nelle ultime settimane.

Annate a lavorà – avrebbe scritto in orario di lavoro sulla sua bacheca rivolgendosi ai manifestanti – e se non ci riuscite fatevi raccomannà“. E ancora: “Due colpi di mortaio? Pece bollente o piume d’oca?”. E non è tutto perché il dipendente dell’Atac avrebbe approfittato di una battuta scambiata con un’amica, per rinnovare la sua scarsa simpatia per la comunità ebraica.

Alla conoscente facebookiana che gli avrebbe fatto notare come gli studenti scesi in piazza sembrassero pacifici: “Giusto pacifici – avrebbe ribadito Bianco – praticamente giudei“. Con chiaro riferimento al presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici. Frasi che hanno messo in grande imbarazzo il managment dell’Atac e lo stesso sindaco Gianni Alemanno, già colpito dall’accusa di aver favorito l’assunzione di ex terroristi neri all’interno di società municipalizzate.

“Abbiamo avviato un‘indagine interna per verificare l’esattezza di un articolo apparso oggi su un quotidiano (Il Messaggero, ndr) dal quale emergerebbe un uso decisamente inappropriato di un social network da parte di alcuni dipendenti aziendali – si legge nella nota diffusa ieri dall’Atac – I responsabili della sicurezza e del personale stanno effettuando le opportune verifiche e qualora emergessero responsabilità verranno presi gli opportuni provvedimenti disciplinari“.

“Intanto da parte nostra – si legge ancora nella comunicazone – vogliamo esprimere la solidarietà al presidente della comunità ebraica Riccardo Pacifici per le parole violente e antisemite di cui è stato fatto oggetto”.

“Ho parlato con i vertici di Atac – ha fatto sapere ieri il sindaco Gianni Alemanno – e l’azienda mi ha garantito una rapida indagine e l’assunzione di adeguati provvedimenti, qualora si accertasse l’utilizzo di un social network su un’utenza aziendale per fini privati e per i contenuti gravemente offensivi e antisemiti come quelli apparsi sulla stampa”.

“Mi preme esprimere solidarietà – ha continuato il primo cittadino capitolino – al presidente Pacifici e a tutta la comunità ebraica di Roma: comportamenti di questo tipo sono inaccettabili da parte di chiunque e diventano ancora più odiosi – ha notato Alemanno – se provenienti da un dipendente di un’azienda comunale”.

Maria Saporito